MASE: incentivi per la produzione di energia da foni rinnovabili
Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (Mase) ha pubblicato il decreto 421/2024, che assegna 38 milioni di euro alle regioni per l’installazione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili. Questa misura rientra nell’attuazione dell’articolo 4 del decreto-legge 181/2023, volto a promuovere le energie rinnovabili e sostenere le imprese con elevati consumi energetici.
Principali disposizioni introdotte
Il decreto stabilisce criteri chiari per la gestione delle risorse pubbliche, la concessione di incentivi e la regolamentazione di attività settoriali. Tra gli aspetti più rilevanti si segnalano:
- Modifiche alle procedure di accesso ai finanziamenti: vengono ridefiniti i parametri per la concessione di contributi e agevolazioni, con l’obiettivo di garantire maggiore trasparenza e accessibilità.
- Aggiornamenti normativi in materia di conformità: il testo recepisce direttive europee e standard nazionali al fine di uniformare i processi di attuazione.
- Procedure di controllo e monitoraggio: vengono introdotti meccanismi più rigorosi per la verifica dell’uso delle risorse pubbliche, con particolare attenzione all’efficienza e alla rendicontazione.
In particolare, l’articolo 4 stabilisce che, dal 2024 al 2032, una parte dei proventi derivanti dalle aste delle quote di emissione di anidride carbonica (ETS) sarà destinata a un fondo specifico, gestito dal Mase. Questo fondo servirà a finanziare interventi finalizzati alla decarbonizzazione, allo sviluppo sostenibile, alla digitalizzazione e alla semplificazione delle procedure autorizzative per impianti e infrastrutture di rete.
Criteri di ripartizione
Verranno finanziati i progetti esemplari che rispettano almeno i seguenti criteri:
- devono essere realizzati da Enti pubblici su aree e superfici di proprietà degli Enti medesimi, o nella loro disponibilità;
- devono prevedere un’agevolazione in conto capitale massima dell’80%;
- devono assicurare un’adeguata attività di promozione e informazione dell'iniziativa nei confronti della collettività, al fine di promuovere l’accettazione pubblica e lo sviluppo delle fonti di energia rinnovabile, anche a livello decentralizzato, con particolare riguardo alle iniziative che promuovono le configurazioni di autoconsumo singolo e collettivo come, ad esempio, le comunità di energia rinnovabile.
Per “progetti esemplari“ si intendono gli impianti per produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, anche abbinati a sistemi di accumulo, che rappresentino delle buone pratiche, con particolare riferimento alla promozione di tutte le forme di autoconsumo dell’energia.
Ripartizione delle risorse
Per le aste del 2024, sono stati stanziati 38.032.031 euro, ripartiti tra le regioni in base alla potenza obiettivo stabilita nel DM Aree Idonee. Sono escluse dalla ripartizione le province autonome di Trento e Bolzano. Le assegnazioni variano tra un minimo di 300.000 euro e un massimo di 3.500.000 euro per regione.
Le risorse saranno destinate a progetti esemplari che soddisfano i seguenti criteri:
- realizzazione da parte di enti pubblici su terreni e superfici di loro proprietà o nella loro disponibilità;
- contributo a fondo perduto fino all’80% dei costi di realizzazione;
- attività di informazione e sensibilizzazione per favorire l’accettazione pubblica e lo sviluppo delle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER).
L’obiettivo del decreto è accelerare la transizione energetica e promuovere l’utilizzo delle energie rinnovabili, garantendo un impatto positivo sia sul territorio che sulla collettività.
Di seguito lo schema di assegnazione delle risorse alle Regioni come da allegato 1 al Decreto.
Regione |
Risorse assegnate |
Abruzzo |
1.097.888,01 |
Basilicata |
1.104.710,45 |
Calabria |
1.665.200,12 |
Campania |
2.086.616,98 |
Emilia Romagna |
3.322.003,40 |
Friuli-Venezia Giulia |
1.028.614,01 |
Lazio |
2.496.488,18 |
Liguria |
555.766,44 |
Lombardia |
3.500.000,00 |
Marche |
1.231.187,99 |
Molise |
526.377,47 |
Piemonte |
2.619.292,09 |
Puglia |
3.500.000,00 |
Sardegna |
3.287.366,39 |
Sicilia |
3.500.000,00 |
Toscana |
2.230.413,02 |
Umbria |
921.554,18 |
Valle d’Aosta |
300.000,00 |
Veneto |
3.058.552,26 |
Totale |
38.032.031,00 |