La legge di stabilità 2015 ha esteso la possibilità di applicare l'aliquota IVA ridotta al 4% ai libri in formato digitale. Successivamente, il legislatore con effetto dal 1° gennaio 2016 ha ulteriormente ampliato questa possibilità ricomprendendovi anche i giornali, i notiziari quotidiani, i dispacci delle agenzie di stampa e i periodici.
Sul piano comunitario, però si pone un problema di compatibilità dell'aliquota ridotta dovuto al fatto che i prodotti editoriali diffusi in via digitale danno luogo a prestazioni di servizi riconducibili al commercio elettronico diretto.