Nel mese di giugno, l'Agenzia delle Entrate ha emanato due provvedimenti che riguardano le reti di imprese.
Il primo, un provvedimento del 14 giugno 2013, fissa l'ammontare massimo dell'agevolazione, a valere sulle richieste, per l'esercizio 2012, mentre il secondo è una circolare, la n. 20/E del 18 giugno 2013, che chiarisce il regime applicativo in campo tributario dell'operatività delle reti di impresa.
Tali interventi si sono resi necessari per effetto delle modifiche sostanziali che, proprio sull'istituto delle reti di impresa, sono state introdotte da due provvedimenti normativi del 2012: il decreto legge n. 83/2012, cd. "decreto Crescita" e il decreto legge n. 179/2012, cd. "decreto Crescita-bis", entrambi convertiti in legge.
Ma qual è stata la novità sostanziale introdotta da questi decreti? Si tratta dell'introduzione di una fattispecie ulteriore rappresentata dalla Rete-soggetto, ossia quella rete che per un effetto combinato di scelte da parte dei promotori delle reti di imprese, può acquisire autonoma soggettività giuridica. Ma se vi è autonoma soggettività giuridica, e da qui si è reso necessario l'intervento delle Entrate, vi è un'autonoma soggettività tributaria.