Comunicazione delle anomalie relative alla dichiarazione IVA per il 2023
Con il Provvedimento 12 giugno 2024, n. 264078, l’Agenzia delle Entrate ha reso noto l’invio delle comunicazioni delle anomalie riscontrate nella dichiarazione IVA 2024 relativa all’anno d’imposta 2023.
Premessa
Si premette che con il Provvedimento n. 264078/2024, l’Agenzia delle Entrate detta le regole per le comunicazioni per la promozione dell’adempimento spontaneo nei confronti dei soggetti per i quali risulta per il periodo d’imposta 2023 la mancata
presentazione della dichiarazione IVA ovvero la presentazione della stessa senza la compilazione del quadro VE o con operazioni attive dichiarate per un ammontare inferiore a 1.000 euro.
Nello specifico, con il Provvedimento in esame, l’Agenzia delle Entrate stabilisce le regole per l’attuazione di quanto previsto dalla legge di Bilancio 2015, ossia dall’art. 1, commi da 634 a 636, legge n. 190/2014.
In particolare, con tale Provvedimento, in attuazione delle disposizioni di cui all’art. 1, comma 636, della legge n. 190 del 2014, sono individuate le modalità con le quali sono messe a disposizione del contribuente e della Guardia di finanza,
anche mediante l’utilizzo di strumenti informatici, le informazioni relative alla presenza di fatture elettroniche emesse e dei corrispettivi giornalieri trasmessi, che segnalano la possibile mancata presentazione della dichiarazione IVA per il periodo di imposta 2023 o senza quadro VE o con operazioni attive dichiarate per un ammontare inferiore a 1000 euro, minore rispetto all’ammontare delle cessioni rilevanti ai fini IVA effettuate nel medesimo periodo d’imposta.
Gli elementi e le informazioni riportati nel Provvedimento forniscono al contribuente dati utili al fine di presentare la dichiarazione IVA entro novanta giorni dalla scadenza del termine ordinario di presentazione ovvero di porre rimedio agli eventuali errori od omissioni commessi mediante l’istituto del ravvedimento operoso.
Il Provvedimento n. 264078/2024
Tenuto conto di quanto precede, con il Provvedimento in esame si specifica che i contribuenti stanno ricevendo nel proprio cassetto fiscale o all'indirizzo PEC fornito al Fisco le informazioni relative alle verifiche effettuate.
L’Agenzia delle Entrate utilizza i dati delle fatture elettroniche emesse e dei corrispettivi giornalieri memorizzati e trasmessi telematicamente dai contribuenti soggetti passivi IVA per verificare per l’anno d’imposta 2023:
- l’eventuale mancata presentazione della dichiarazione IVA;
- vvero la presentazione della stessa senza la compilazione del quadro VE o con operazioni attive dichiarate per un ammontare inferiore a 1.000 euro.
Le operazioni attive dichiarate sono pari al volume d’affari (importo del rigo VE50) aumentato dell’importo delle cessioni di beni ammortizzabili e passaggi interni (importo del rigo VE40).
L’Agenzia delle Entrate mette a disposizione le informazioni per una valutazione in ordine alla correttezza dei dati in suo possesso al fine di consentire al contribuente di fornire elementi e informazioni in grado di giustificare la presunta anomalia rilevata.
Ciò posto, l’Amministrazione finanziaria dispone che i contribuenti che non hanno presentato la dichiarazione IVA relativa al periodo di imposta 2023 possono regolarizzare la posizione presentando la dichiarazione entro novanta giorni decorrenti dal 30 aprile 2024, con il versamento delle maggiori imposte, degli interessi e delle sanzioni in misura ridotta come previsto dal ravvedimento operoso di cui all’art. 13, comma 1 lett. c), del D.Lgs. n. 472 del 1997.
I contribuenti che hanno presentato la dichiarazione IVA relativa al periodo di imposta 2023 possono regolarizzare gli errori e le omissioni eventualmente commessi presentando una dichiarazione integrativa con il versamento delle maggiori imposte, degli interessi e delle sanzioni in misura ridotta come previsto dall’art. 13 del D.Lgs. n. 472/1997.
Restano, infine, dovute autonomamente, in sede di ravvedimento le sanzioni ridotte per le c.d. violazioni prodromiche.