Zona economica speciale unica. Stanziati 1.800 milioni di euro per il 2024
In relazione all’istituita Zona Economica Speciale - ZES unica (Ved. News del 27 novembre 2023), l’articolo 1, comma 249, della legge di Bilancio 2024 (Legge n.213 del 30/12/2023) prevede - per i crediti di imposta concessi in relazione agli investimenti che si effettueranno nel 2024, in conformità a quanto disposto dall’art.16 del D.L. n. 124/2023 - uno stanziamento di1.800 milioni di euro.
Come è noto, il Decreto Legge n. 124/2023 (Decreto Sud), convertito dalla legge n.162/2023, ha istituito, ai fini del rilancio del Sud, la Zona economica speciale per il Mezzogiorno - “ZES unica”.
Dal 1° gennaio 2024, la ZES unica, che comprende i territori delle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia, Sardegna, rappresenta una zona nella quale le imprese già operative o che vi si installeranno beneficeranno di crediti d’imposta per gli investimenti e le attività di sviluppo che effettueranno.
Ai sensi dell’articolo 16 del Decreto Sud, modificato dalla menzionata legge di bilancio per l’anno 2024, alle imprese che acquistano nuovi macchinari, impianti e attrezzature varie destinati a strutture produttive già esistenti o che vengono insediate nel territorio delle predette regioni, è concesso un contributo, sotto forma di credito d’imposta, nei limiti e alle condizioni previsti dalla normativa europea in materia di aiuti di Stato.
Il credito d’imposta non si applica ai soggetti che operano nei settori dell’industria siderurgica, carbonifera e della lignite, dei trasporti, esclusi i settori del magazzinaggio e del supporto ai trasporti, e delle relative infrastrutture, della produzione, dello stoccaggio, della trasmissione e della distribuzione di energia e delle infrastrutture energetiche, della banda larga nonché nei settori creditizio, finanziario e assicurativo. Il beneficio non spetta nemmeno alle imprese che si trovano in stato di liquidazione o di scioglimento.
Il credito d’imposta è cumulabile con aiuti de minimis e con altri aiuti di Stato che abbiano ad oggetto i medesimi costi ammessi al beneficio, a condizione che tale cumulo non porti al superamento dell’intensità o dell’importo di aiuto più elevati consentiti dalle pertinenti discipline europee di riferimento. Ai fini del riconoscimento del credito, le imprese beneficiarie devono mantenere la loro attività nelle aree d’impianto, ubicate nelle zone assistite nelle quali è stato realizzato l’investimento oggetto di agevolazione, per almeno cinque anni dopo il completamento dell’investimento medesimo.
Il credito d’imposta è utilizzabile esclusivamente in compensazione, ai sensi dell’articolo 17 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241, e deve essere indicato nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta di riconoscimento del credito e nelle dichiarazioni dei redditi relative ai periodi d’imposta successivi fino a quello nel quale se ne conclude l’utilizzo.
Come previsto dal riformulato 6° comma dell’articolo 16 del Decreto Sud, il credito di imposta per investimenti nella ZES unica è riconosciuto nel limite di spesa complessivo di 1.800 milioni di euro per l’anno 2024. Al riguardo, un decreto del Ministro per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR, da adottare di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, dovrà definire le modalità di accesso al beneficio nonché i criteri e le modalità di applicazione e di fruizione del credito d’imposta e dei relativi controlli, anche al fine di assicurare il rispetto dell’indicato limite di spesa. Tale decreto, prima delle modifiche apportate dalla legge di bilancio 2024, doveva essere emanato entro il 30 dicembre 2023; attualmente non è prevista una determinata scadenza.
Operativamente sono previste l’istituzione di una “Cabina di regia ZES” presso la Presidenza del Consiglio dei ministri con compiti di indirizzo, coordinamento, vigilanza e monitoraggio e una “Struttura di missione ZES”. Per la concreta fruizione del credito, è previsto un dedicato portale web anche in lingua al fine di fornire alle imprese tutte le informazioni utili e garantire l’accesso allo sportello unico digitale denominato “S.U.D. ZES”.