Nuovo taglio del cuneo fiscale nella Manovra 2023
Con l’entrata in vigore della Legge di Bilancio 2023 (L. 197/2022), e nello specifico dei commi 281-282 dell’articolo 1, sarà applicata una ulteriore riduzione dell’1% al taglio della quota dei contributi previdenziali a carico dei lavoratori dipendenti pubblici e privati (esclusi i lavoratori domestici) con un reddito inferiore a 25.000 euro lordi l’anno, per un totale di 3 punti.
Il Decreto Legge “Aiuti bis” (115/2022) aveva già previsto per i lavoratori dipendenti un taglio dei contributi previdenziali dovuti pari al 1,2% per i redditi fino a 35.000 euro lordi; tale percentuale era poi stata ampliata di un ulteriore 0.8% con la precedente Legge di Bilancio 2022 (234/2021), arrivando ad un complessivo esonero pari al 2% dei contributi.
È importante sottolineare che, a differenza di ciò che era oggetto di discussione durante l’iter parlamentare, nella pubblicazione della Manovra la platea dei lavoratori beneficiari del 3% di riduzione viene alzata da quelli che percepiscono 20.000 euro di reddito a quelli che ne percepiscono 25.000 euro lordi annui. Resta invece confermata la soglia dei 2 punti per quei lavoratori i cui guadagni annui sono ricompresi tra i 25.000 e i 35.000 euro lordi confermando de facto gli stipendi percepiti durante il 2022.
La ratio di tale innalzamento è quella di sostenere i lavoratori che guadagnano di meno con discreti aumenti in busta paga; ricordiamo infine che tale aumento dovrebbe essere in teoria solo un prodromo della volontà governativa, infatti il Presidente del Consiglio ha più volte ribadito durante varie conferenze stampa la volontà di arrivare, seppur in modo graduale, ad un taglio di almeno 5 punti.