Diritto

Segnalazioni e reclamo al Garante privacy 2022


Nell’ambito di un’iniziativa più ampia finalizzata a consentire alle persone di comprendere come esercitare i propri diritti in materia di protezione dei dati personali, il Garante privacy ha pubblicato una nuova scheda informativa contenente, in dettaglio, la descrizione delle modalità di impiego degli strumenti di segnalazione e reclamo all’autorità.

Secondo quanto previsto dagli articoli che vanno dal 15 al 22 del Regolamento n. 679/2016, infatti, ciascun interessato ha, con riferimento ai propri dati personali trattati titolare o responsabile del trattamento, diversi diritti da poter esercitare, come il diritto di accesso ai dati personali, il diritto di ottenerne copia, il diritto di limitazione, il diritto di opposizione, il diritto di cancellazione, il diritto alla portabilità del dato ecc.
Tali diritti possono essere esercitati attraverso un’istanza da presentare al titolare del trattamento senza particolari formalità (ad esempio, mediante lettera raccomandata, telefax, posta elettronica, ecc.); solitamente, un modello di istanza è contenuto in una web page del sito del titolare del trattamento, oppure l’istanza è costituita direttamente da un form da compilare, o ancora, semplicemente, il titolare fornisce indicazioni sul contenuto dell’istanza da trasmettere via email al titolare medesimo. Un modello di istanza per esercitare i predetti diritti è altresì presente sul sito del Garante per la protezione dei dati personali.

L'istanza può essere riferita, a seconda delle esigenze dell'interessato, a specifici dati personali, a categorie di dati o ad un particolare trattamento, oppure a tutti i dati personali che lo riguardano, comunque trattati.
Dopo aver ricevuto l’istanza, il titolare deve rispondere a quanto richiesto dall’interessato:

  • senza ingiustificato ritardo, al più tardi entro 1 mese dal suo ricevimento;
  • un termine che può essere prolungato di 2 mesi, qualora si renda necessario, considerando complessità della richiesta e numero di richieste. In tal caso, il titolare deve comunque informare l’interessato entro 1 mese dal ricevimento della richiesta.

Qualora l’interessato ritenga che il trattamento dei dati a lui riferiti non sia effettuato nel rispetto delle norme vigenti ovvero se la risposta all’istanza formulata per esercitare uno o più dei suoi diritti in materia di privacy, non sia giunta nei tempi previsti dalla norma o non risulti accettabile, l'interessato può rivolgersi all'autorità giudiziaria o al Garante per la protezione dei dati personali, in quest'ultimo caso attraverso un reclamo ai sensi dell'articolo art. 77 del Regolamento (UE) 2016/679.
Si rammenta, infatti, che Regolamento europeo ha espunto l'istituto del ricorso con riferimento all’esercizio dei diritti di accesso ai dati personali (che pertanto non è più esperibile davanti al Garante a partire dal 25 maggio 2018).

Al reclamo, la cui presentazione è gratuita, si può fare ricorso nel caso in cui un interessato dovesse ritenere di aver subito  una violazione della disciplina rilevante in materia di protezione dei dati personali (articolo 77 del Regolamento UE 679/2016) e artt. da 140-bis a 143 del Codice, con riferimento ai propri dati personali.
Dopo aver presentato un reclamo, il Garante avvia un’istruttoria per verificare la violazione e successivamente adotta un provvedimento formale.  Avverso la decisione del Garante è possibile presentare un ricorso giurisdizionale, ai sensi degli articoli 143 e 152 del Codice privacy e dell'articolo 78 del Regolamento n. 679/2016.

La segnalazione invece può essere presentata da chiunque, in questo caso, il Garante valuterà se ad essa debbano seguire indagini o meno.

Come presentare un reclamo al Garante privacy

Con il reclamo, l’interessato si rivolge al Garante per la protezione dei dati personali per portare alla sua attenzione una violazione della disciplina in materia di protezione dei dati personali (art. 77 del Regolamento (Ue) 2016/679 e artt. da 140-bis a 143 del Codice in materia di protezione dei dati personali, recante disposizioni per l'adeguamento dell'ordinamento nazionale al Regolamento) e richiede all’Autorità di avviare un’istruttoria.
Il reclamo può essere sottoscritto direttamente dall'interessato oppure, per suo conto, da un avvocato, un procuratore, un organismo, un'organizzazione o un'associazione senza scopo di lucro.
In tali casi, occorre conferire una procura che va trasmessa al Garante assieme a tutta la documentazione utile ai fini della valutazione del reclamo presentato.
Il reclamante potrà consegnare a mano la documentazione presso gli uffici del Garante, oppure avvalersi del servizio postale:

  1. via raccomandata A/R indirizzata a: Garante per la protezione dei dati personali, Piazza Venezia, 11 - 00187 Roma
  2. mediante un messaggio di posta elettronica certificata indirizzata a: protocollo@pec.gpdp.it
    (questo indirizzo è configurato per ricevere unicamente comunicazioni provenienti da posta elettronica certificata).

Il reclamo e la procura, se dovuta, devono essere sottoscritti con firma autenticata, ovvero con firma digitale, o con firma autografa (in tale ultimo caso, occorre allegare al reclamo copia di un documento di riconoscimento dell’interessato/a valido).
Sul sito dell’autorità è presente un modello di reclamo da compilare e utilizzare per ogni necessità.