Definizione agevolata giudizi pendenti in cassazione: i codici tributo
Con la Risoluzione n. 50 del 23 settembre 2022, l'Agenzia delle Entrate ha istituito i codici tributo per il versamento, tramite modello F24, delle somme dovute a seguito della definizione agevolata dei giudizi tributari pendenti innanzi alla Corte di cassazione.
L’articolo 5 della Legge 31 agosto 2022, n. 130 disciplina la definizione agevolata dei giudizi tributari pendenti innanzi alla Corte di cassazione.
In particolare, ai sensi del citato art. 5, i contribuenti che non siano stati integralmente soccombenti nei gradi di merito hanno la possibilità di definire in via agevolata le liti fiscali pendenti innanzi alla Corte di cassazione attraverso il pagamento di determinati importi, correlati al valore della controversia.
Nello specifico:
- il pagamento dell’importo da versare per la definizione deve avvenire in un’unica soluzione;
- non è ammesso il pagamento rateale;
- per ciascuna controversia autonoma è effettuato un distinto versamento;
- è esclusa la compensazione di cui all’articolo 17 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241
I nuovi codici tributo sono da esporre nella sezione “ERARIO” esclusivamente in corrispondenza delle somme indicate nella colonna “importi a debito versati”, per i quali si riportano le modalità di compilazione degli altri campi del modello di pagamento nella tabella sottostante.