Fisco

Convenzione pasti con app soggetta a IVA, aliquota del 10%


Le somministrazioni di alimenti e bevande rese ai dipendenti da ristoranti convenzionati, tramite l’utilizzo di un’app che funge da strumento di pagamento, sono soggette a IVA con l’aliquota ridotta del 10%, in quanto non costituiscono né servizi sostitutivi di mensa aziendale, né servizi di mensa diffusa, per cui non possono beneficiare dell’aliquota IVA agevolata del 4%.

A chiarirlo è l’Agenzia delle Entrate nella risposta all’interpello n. 430 del 22 agosto 2022, in merito all’individuazione della corretta aliquota IVA applicabile al servizio sostitutivo di mensa aziendale che l’istante intende fornire ai suoi collaboratori per il tramite di un’app e dei ristoranti affiliati a tale circuito.

Il servizio sostitutivo di mensa aziendale è gestito tramite il circuito X che comporta la sottoscrizione dei seguenti contratti, di cui l’stante è parte:

  • mandato senza rappresentanza mediante il quale l’stante incarica la società X di eseguire, in nome proprio ma per conto del contribuente, i pagamenti dei pasti somministrati dai ristoranti convenzionati ai dipendenti/collaboratori dell’azienda, tracciati mediante l’app. In particolare, il pagamento dei pasti somministrati, come registrati mediante l’app, verrà effettuato dalla società X in nome proprio per conto dell’azienda, a mezzo bonifico bancario, sulle coordinate bancarie fornite dai singoli ristoranti convenzionati, entro il termine concordato con i ristoranti,
  • convenzioni con i singoli ristoranti aderenti al circuito X, tramite le quali questi ultimi e l’istante intendono, mediante l’utilizzo dell’app, disciplinare la gestione del servizio mensa sostitutivo.

Nel caso in esame, i ristoranti accettano che i pagamenti dei pasti siano effettuati in nome proprio e per conto dell’istante e di somministrare i pasti ai dipendenti di quest’ultimo previa esibizione da parte loro dell’app, mediante la quale verrà registrato il costo del pasto. L’azienda, da parte sua, s’impegna ad assegnare ai propri dipendenti/collaboratori una somma disponibile sull’app che potrà essere utilizzata per pagare i pasti somministrati dal ristorante.

I ristoranti sono a loro volta legati al circuito X da convenzioni a fronte delle quali quest’ultimo, per tutte le transazioni tracciate mediante l’app relative alla somministrazione dei pasti effettuate dal ristorante alle aziende convenzionate, eseguirà i relativi pagamenti a favore del ristorante. In particolare, la società X, nella sua qualità di mandataria dell’azienda, effettuerà i pagamenti in favore del ristorante, pari al valore dei pasti somministrati ai dipendenti/collaboratori dell’azienda e registrati mediante l’app.

I ristoranti pagano alla società X una fee e, da parte sua, quest’ultima s’impegna anche ad emettere fattura in nome e per conto del ristorante in favore delle aziende convenzionate, nel rispetto dei termini di legge.

Così descritta la fattispecie, l’Agenzia delle Entrate ha precisato che le somministrazioni di alimenti e bevande rese ai dipendenti della società da ristoranti convenzionati, tramite l’utilizzo dell’app che funge da strumento di pagamento, devono essere assoggettate ad IVA con l’aliquota ridotta del 10% di cui al n. 121) della Tabella A, Parte III, allegata al D.P.R. 633/1972, in quanto non costituiscono né servizi sostitutivi di mensa aziendale, né servizi di mensa diffusa, per cui non possono beneficiare dell’aliquota IVA agevolata del 4% prevista dal n. 37) della Tabella A, Parte II, allegata al D.P.R. n. 633/1972.

A favore di questa indicazione, l’Agenzia ha osservato che.

  • il dipendente utilizza il credito incorporato nell’app per beneficiare dei pasti nel giorno e nell’orario preferito;
  • il ristorante fattura direttamente all’istante, anche se il pagamento è effettuato dalla società X per conto di quest’ultimo;
  • l’app funge da strumento di pagamento che non dà alcun diritto autonomo ad ottenere la somministrazione di alimenti e bevande.

Pertanto, quest’ultima, resa dai ristoranti all’istante deve essere assoggettata a IVA con l’aliquota ridotta del 10%, non ravvisandosi né le peculiari modalità di erogazione che caratterizzano il servizio sostitutivo di mensa aziendale nei termini chiariti dalla C.M. n. 326/E/1997 (§ 2.2.3), né quelle tipiche del servizio di mensa diffusa, oggetto di chiarimenti da parte della risoluzione n. 63/E/2005.