Dichiarazioni IVA e anomalie quadro VF: lettere di compliance ai contribuenti
Vi sono in arrivo per i contribuenti lettere di compliance da parte dell’Agenzia delle Entrate per quanti, in materia di IVA, hanno portato in detrazione nel quadro VF della dichiarazione annuale un importo superiore a quanto esposto nelle fatture elettroniche di acquisto e all’IVA sulle importazioni di cui alle bollette doganali.
In particolare con il Provvedimento in esame l’Agenzia delle Entrate spiega come saranno messe a disposizione le informazioni dalle quali emerge che, in relazione al periodo di imposta di riferimento, l’importo dell’IVA detratta indicata nel quadro VF è superiore all’importo ricostruito sulla base delle fatture di acquisto e delle bollette doganali di importazione.
Pertanto l’Agenzia delle Entrate trasmetterà una comunicazione nella quale indicherà al contribuente una serie di informazioni per permettere a quest’ultimo da una parte di fornire elementi, fatti e circostanze dalla stessa non conosciuti in grado di giustificare la presunta anomalia e dall’altra invece di regolarizzare gli errori e le omissioni attraverso l’istituto del ravvedimento operoso.
L’elenco dei contribuenti destinatari delle comunicazioni è costituito dagli operatori che presentano l’importo dell’Iva detratta indicata nel quadro VF del modello di dichiarazione annuale superiore all’importo ricostruito sulla base delle fatture elettroniche di acquisto e delle bollette doganali di importazione. In particolare, «il confronto riguarda, nella sua prima applicazione, l’anno d’imposta 2019» ma è destinato ad essere ricorrente stante la precisa volontà dell’Amministrazione finanziaria di perseguire costantemente, almeno in prima battuta, l’obiettivo dell’adempimento spontaneo.
I contribuenti che riceveranno le lettere di compliance potranno fornire chiarimenti e documentazione a supporto, anche tramite il canale Civis, nel caso fossero ravvisati inesattezze sui dati o nel caso in cui volessero giustificare la presunta anomalia. Chi, invece, volesse sanare gli errori o le omissioni potrà sfruttare la strada del ravvedimento operoso di cui all’art. 13 del D. lgs. 472/1997 e della conseguente riduzione delle sanzioni in ragione del tempo trascorso dalla commissione delle violazioni stesse.
Le medesime informazioni, spiega il Provvedimento, saranno messe a disposizione anche della Guardia di Finanza per i necessari controlli.