Start up innovative: domanda per convertire il finanziamento agevolato
Le start up innovative finanziate tramite lo strumento Smart & Start Italia, possono convertire una quota del finanziamento agevolato in contributo a fondo perduto. E questo grazie al decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 24 febbraio 2022 che consente alle startup già ammesse alle agevolazioni di chiedere la trasformazione in fondo perduto di una parte del mutuo, a condizione che nella società vengano realizzati investimenti in capitale di rischio nella forma di investimento in equity, ovvero di conversione in equity di uno strumento in forma di quasi-equity da parte di investitori terzi o di soci persone fisiche.
Per beneficiare della misura è necessario che:
- l’investimento nel capitale di rischio sia almeno di 80.000 euro;
- abbia una durata minima di tre anni;
- nel caso di apporto da parte di investitori terzi, non determini una partecipazione di maggioranza;
- l’investimento sia perfezionato entro 5 (cinque) anni dalla data di concessione delle agevolazioni;
- l’investimento sia effettuato esclusivamente nella forma del conferimento in denaro, considerando, nel caso di operazioni di conversione in equity di uno strumento in forma di quasi-equity, le risorse finanziarie già versate all’impresa beneficiaria.
E’ possibile convertire il finanziamento agevolato in fondo perduto fino ad un importo del 50% delle somme apportate dagli investitori terzi e, comunque, non si deve superare il 50% del totale delle agevolazioni concesse alla startup.
Con la circolare del 4 luglio 2022 n. 253833, il Ministero dello Sviluppo Economico detta le regole operative finalizzate ad attuare la suddetta misura e consentire, dunque, nel concreto alle start up innovative interessate di richiedere la conversione di una quota del finanziamento agevolato in contributo a fondo perduto nel caso di investimenti nel capitale di rischio.
L’odierna circolare interviene sulla precedente del 2019 n. 439196, con cui il Ministero dello Sviluppo Economico aveva già definito i criteri e le modalità di concessione delle agevolazioni alle start up innovative, ai sensi del decreto ministeriale 24 settembre 2014, modificandola in base alle nuove previsioni di cui al decreto 24 maggio 2022.
Le imprese interessate possono presentare domanda dal 14 luglio 2022.
Le richieste di conversione devono essere presentate secondo le modalità e gli schemi che verranno resi disponibili da Invitalia nell’apposita sezione del sito dello stesso soggetto gestore, corredate della documentazione ivi indicata ed essere sottoscritte dal legale rappresentate della società interessata.
La presentazione della richiesta di conversione può essere formulata solo successivamente all’erogazione a saldo delle agevolazioni.
Se le verifiche sulle richieste di conversione della quota del finanziamento agevolato in contributo a fondo perduto si concludono con esito positivo, Invitalia procede all’adozione del provvedimento di accoglimento che, individuato l’ammontare del contributo a fondo perduto concedibile, ridefinisce il piano di ammortamento del residuale finanziamento agevolato concesso.
Nel caso in cui, alla data di presentazione della richiesta di conversione,
l’operazione non risulti ancora perfezionata con il versamento all’impresa beneficiaria delle risorse destinate all’operazione stessa, l’efficacia del provvedimento di accoglimento è condizionata al richiamato perfezionamento, che deve intervenire entro e non oltre 6 (sei) mesi dalla data del provvedimento.
A tal fine l’impresa beneficiaria è tenuta a trasmettere entro il predetto termine, secondo le modalità e gli schemi resi disponibili da Invitalia sul suo sito web nell’apposita sezione, la documentazione ivi indicata comprovante l’intervenuto versamento delle risorse in favore dell’impresa beneficiaria.
Per tutte le altre informazioni operative, si rimanda alla Circolare del Ministero del 4 luglio 2022.