Agevolazioni

Bonus 200 euro: i chiarimenti dei consulenti del lavoro


Con l’avvicinarsi della data prescelta per l’erogazione una tantum di 200 euro, prevista come misura di contrasto al caro vita dal Decreto aiuti (n. 50/2022), molte sono ancora le zone d’ombra e incertezze sulle quali un approfondimento della Fondazione Studi Consulenti del Lavoro tenta di fare maggiore chiarezza.

 

Lavoratori dipendenti

Per quanto riguarda i lavoratori dipendenti questi riceveranno l’erogazione direttamente nella busta paga di luglio 2022; il requisito per poter accedere al bonus sarà di aver beneficiato, nel primo quadrimestre del 2022, anche solo per una mensilità, della decontribuzione di 0,8 punti percentuali prevista dalla Legge di Bilancio 2022. Questo di per sé è già un motivo di incertezza in quanto molto datori di lavoro non hanno avuto tempistiche sufficienti ad accedere al riconoscimento dell’esonero contributivo, le modalità infatti sono state rese note dall’INPS solo il 22 marzo 2022 tramite circolare n. 43. In questo caso le denunce sono state possibili solo a decorrere da marzo 2022, con possibilità di indicare gli arretrati nelle denunce successive dei mesi di aprile e maggio 2022 ed effettuare un conguaglio.

Altro punto problematico è dato dal fatto che da un punto di vista procedurale, si prevedere che il datore di lavoro eroghi automaticamente i 200 euro, recuperandoli poi mediante compensazione con le denunce contributive di cui art 44 D.L. n. 269/2013; tuttavia l’articolo 32 c I e XVIII del Decreto aiuti subordina il rilascio ad una preventiva autodichiarazione del lavoratore, questi infatti dovrà dichiarare:

  • Di non percepire reddito di cittadinanza;
  • Di non essere titolare di trattamento pensionistico.

Questo perché i due istituti danno già diritto al bonus che come sua prerogativa principale ha quella di essere erogabile una volta soltanto.

La problematica sarà data se si considerano quei rapporti di lavoro istaurati nel mese di maggio 2022 per i quali il datore non è in possesso dei dati per verificare se il lavoratore ha precedentemente beneficiato della decontribuzione ex legge n. 234 di cui sopra; in proposito sono attesi chiarimenti in fase di conversione del Decreto.

Lavoratori autonomi e professionisti

Per quanto attiene ai lavoratori autonomi e professionisti iscritti alle gestioni separate Inps è stato istituito, tramite l’art. 33 D.L. n. 50/2022 un Fondo dedicato di 500 milioni di euro; è stato lasciato compito ad un Decreto attuativo del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali in concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, da adottare entro il 17giugno 2022, di indicare i requisiti, il limite reddituale, le procedure per la richiesta, l’importo e le modalità di erogazione.

Per la disamina di tutte le specifiche casistiche di categorie di lavoratori rimandiamo al documento stesso in esame.