Agevolazioni

Tax credit servizi digitali. Pubblicato l’elenco dei beneficiari


E’ stato emanato il 29 dicembre scorso il Decreto con cui il  Dipartimento per l’informazione e l’editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri ha approvato l’elenco delle imprese editrici di quotidiani e periodici che beneficiano, per l’anno 2021, del credito di imposta per l’acquisizione di servizi digitali.


L’agevolazione è stata istituita dall’articolo 190 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34 (Decreto Rilancio) convertito con modificazioni dalla legge 17 luglio 2020, n. 77 e protratta dall’articolo 1, comma 610, della legge 30 dicembre 2020, n. 178.

L’art. 190, comma 1, del Decreto Rilancio ha, infatti, riconosciuto, in favore delle imprese editrici di quotidiani e periodici iscritte al Registro degli Operatori della Comunicazione, che occupano almeno un dipendente a tempo indeterminato, un credito d’imposta per l’anno 2020 pari al 30 per cento della spesa effettiva sostenuta nell’anno 2019 per l’acquisizione dei servizi di server, hosting e manutenzione evolutiva per le testate edite in formato digitale e per information technology di gestione della connettività, entro il limite di spesa di 8 milioni di euro e nel rispetto del limite del "de minimis”.

Attraverso l’articolo 1, comma 610, della legge 30 dicembre 2020, n. 178 (legge di bilancio 2021), il credito d’imposta suddetto è stato prorogato per gli anni 2021 e 2022, con un incremento, a tal fine, di 10 milioni di euro per ciascuno degli anni 2021 e 2022, del Fondo per il pluralismo e l'innovazione dell'informazione, di cui all'articolo 1 della legge 26 ottobre 2016, n. 198 su cui insiste tale misura agevolativa.

Nel decreto ministeriale in commento, oltre ai soggetti beneficiari della misura, è anche indicato l’importo spettante a ciascuna impresa e sono altresì riportate quelle imprese che, nonostante rientrino in teoria nel credito, non potranno fruirne, in tutto o in parte, a causa delle comunicazioni pervenute dal Registro Nazionale degli Aiuti di Stato per via del superamento degli aiuti individuali de minimis.

L’elenco degli ammessi alla misura e dei non ammessi è stato trasmesso all'Agenzia delle Entrate.


Si rammenta che il credito di imposta per i servizi digitali può essere utilizzato unicamente in compensazione attraverso il modello F24 che può essere presentato esclusivamente mediante i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate.
Ai fini della fruizione del credito d'imposta, è necessario indicare, in sede di compilazione del modello F24, il codice tributo 6919, come previsto dall'Agenzia delle Entrate con Risoluzione n. 81/E del 23 dicembre 2020.

Per i soggetti ammessi alla fruizione di un importo di credito superiore ad euro 150.000, l’agevolazione può essere fruita a decorrere dal quinto giorno lavorativo successivo alla comunicazione individuale di abilitazione che sarà trasmessa a cura del Dipartimento per l’informazione e l’editoria, in esito alla consultazione della Banca Dati Nazionale Antimafia, e quindi dopo il rilascio dell’informazione antimafia liberatoria ovvero immediatamente, sotto condizione risolutiva ai sensi dell’art. 92 del decreto legislativo n. 159 del 2011, considerata l’urgenza conseguente all’emergenza sanitaria globale del COVID-19, secondo quanto disposto dall’art. 3, comma 1, del decreto-legge n. 76 del 2020.

Il credito d’imposta indebitamente fruito può essere recuperato in qualsiasi momento, qualora si accerti l’insussistenza di uno dei requisiti previsti, ovvero nel caso in cui la documentazione contenga elementi non veritieri o risultino false le dichiarazioni rese, anche in occasione delle attività di controllo abitualmente effettuate dall’Agenzia delle entrate e dalla Guardia di Finanza.