Diritto

SPID, il punto della situazione post-pandemia, Cashback e Greenpass


In 18 mesi mesi il numero di identità SPID rilasciate è quasi quintuplicato, ora sono 26 milioni gli Italiani in grado di usare SPID per accedere ai servizi digitali della PA

Negli ultimi 18 mesi, come sappiamo, la digitalizzazione del sistema Paese ha subito un boost di notevole entità. Non sappiamo ancora quanto questo salto in avanti diventerà organico e sistemico, permettendo di colmare una distanza ancora significativa rispetto ai Paesi digitalmente più avanzati, tuttavia il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), con le sue risorse e la sua attenzione alla cosiddetta transizione digitale, costituisce un’occasione unica per consolidare e rilanciare i passi in avanti compiuti forzatamente nell’ultimo anno e mezzo.

SPID è un esempio molto evidente di quanto descritto, sono infatti quasi 26 milioni gli Italiani che si sono dotati dell’identità digitale pubblica, contro gli 11 milioni di un anno fa, arrivando persino a superare il numero di Carte d’Identità Elettronica (CIE) rilasciate, ad oggi fermo a 24,6 milioni. D’altra parte gli eventi che hanno inciso, anche dopo la pandemia, su questo boost sono stati almeno altri due: il Cashback e il Greenpass. Entrambi nel corso del 2021 sono stati consultabili attraverso l’app IO, cui si accede proprio con SPID. E l’app dei servizi pubblici ha a sua volta superato i 22,5 milioni di download. Si è creato nei fatti un circolo virtuoso, che, anche a fronte di qualche attrito nel percorso di attivazione di SPID, ha portato ad un risultato davvero insperato solo 18 mesi fa. Bisogna comunque riconoscere che questo percorso è stato accompagnato da una precisa programmazione, considerando che il Piano triennale AgID ha imposto agli Enti della PA di tutti i livelli date molto stringenti per l’adozione di SPID e per il “pensionamento” dei vecchi sistemi di autenticazione, avvenuto proprio con la fine di settembre. E il prossimo passo di questo percorso, previsto per il 15 novembre, è la possibilità di scaricare i certificati di Anagrafe gratis e direttamente online grazie a ANPR, l’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente, che ha ormai a bordo 7795 comuni su 7904. I certificati saranno inizialmente 14, non sarà necessario pagare la marca da bollo e l’accesso avverrà naturalmente solo con SPID, CIE o CNS (Carta Nazionale dei Servizi).

Nel frattempo, le modalità con cui ottenere SPID privilegiano sempre più l’accesso da remoto, pur garantendo il tradizionale riconoscimento de visu allo sportello. Ricordiamo che i gestori d’identità accreditati sono 9 (Aruba, InfoCert, Intesa, Lepida, Namirial, Poste, Sielte, SpidItalia e TIM) e che i livelli di autenticazione di SPID sono 3:

  • user e password, per il livello debole,
  • user, password e OTP (o app), per il livello forte
  • smart card o altro supporto fisico per il livello ‘fortissimo’, riservato a casi di trattamento di dati sensibili di estrema rilevanza. 

Concludiamo con un auspicio e un dubbio. L’auspicio è che la Componente 1 della Missione 1 del PNRR, ossia la voce “Digitalizzazione, innovazione e sicurezza nella PA”, che si propone tra gli altri l’obiettivo di superare i 40 milioni di Italiani attivi con SPID o CIE, abbia successo. Il dubbio sul futuro dell’identità digitale nasce invece da un altro passaggio del PNRR in cui si dice che va “rafforzato il sistema di identità digitale, partendo da quelle esistenti (SPID e CIE), ma convergendo verso una soluzione integrata e sempre più semplice per gli utenti”. Qui torna alla mente quanto già messo in discussione dal precedente Ministro all’Innovazione, che in epoca pre-pandemica auspicava una nuova via per l’identità digitale pubblica, dati gli allora scarsi risultati di SPID e la grande diffusione della CIE. Oggi però qualsiasi, anche virtuosa, evoluzione del sistema di identità pubblico dovrà fare i conti con i nuovi numeri che abbiamo di fronte e dovrà essere completamente trasparente per i cittadini e i professionisti, permettendo a chi si è dotato (a volte faticosamente) di SPID di usarla per molti anni, senza dover affrontare nuovi ostacoli.