Fisco

Detrazione ristrutturazione edilizia: limite dei 96.000 euro per unità immobiliare


Quesito

L'Istante è comproprietario con tre fratelli di un complesso immobiliare sul quale nel 2019 sono stati effettuati interventi di recupero del patrimonio edilizio.

La ristrutturazione ha determinato la realizzazione di 4 appartamenti per il costo di 400 mila euro (oltre all'IVA) e il pagamento è avvenuto, per 200 mila euro (oltre all'IVA), tramite bonifici bancari per usufruire delle detrazioni di cui all'articolo 16-bis del TUIR, mentre, per i restanti 200 mila euro (oltre all'IVA), mediante permuta di parte dell'immobile non interessato dalla realizzazione dei 4 appartamenti, con atto pubblico in cui andranno indicati i riferimenti della fattura.

Ciò posto, l'Istante chiede se in relazione alla fattispecie prospettata possa fruire della detrazione di cui all'articolo 16-bis del TUIR, anche per le spese di ristrutturazione sostenute mediante la permuta di parte dell'immobile.

Risposta n. 659

Per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2021 in ambito di interventi di recupero del patrimonio edilizio spetta una detrazione pari al 50% con un tetto di 96.000 per unità immobiliare; tale limite va calcolato con riferimento al numero delle unità immobiliari censite al Catasto all'inizio dei lavori e non su quelle risultanti alla fine dei lavori. L'Agenzia delle Entrate, inoltre, ricorda che (vedi Circolare 19/E/2020):

  • il limite dei 96.000 euro è annuale;
  • riguarda il singolo immobile (come presente inizialmente al Catasto);
  • nel caso di prosecuzione degli interventi su un immobile occorre tenere conto delle spese sostenute anche negli anni precedenti;
  • i pagamenti devono essere effettuati esclusivamente apposito "bonifico parlante".

Nel caso in esame la richiesta (fruizione della detrazione di cui all'articolo 16-bis del TUIR, anche per le spese di ristrutturazione sostenute mediante la permuta di parte dell'immobile) non può dunque essere presa in considerazione in quanto il limite di detrazione, pari a 96.000 euro, è già stato ampiamente superato con le sole spese di ristrutturazione pari a 200.000 euro, tenuto conto che per la norma si parla di singolo immobile (si guarda a quanto indicato al Catasto ad inizio lavori, non a fine lavori).