Diritto

Industria Tessile e Abbigliamento: Ipotesi di accordo per il rinnovo contratto


Il giorno 28 luglio, i sindacati Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil e le rappresentanze di SMI (Sistema Moda Italia, l’associazione industriale di settore aderente a Confindustria Moda) hanno sottoscritto l’ipotesi d’accordo per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro del tessile abbigliamento, scaduto il 31 marzo 2020. Il testo, che sarà in vigore fino al 31 marzo 2024, interessa oltre 400.000 lavoratori, impiegati in circa 46.000 imprese.

Per la parte economica: è previsto un aumento contrattuale pari ad euro 72,00 suddiviso in tre tranches. Al 4° livello: 20 euro da aprile 2022; 25 euro da gennaio 2023; 27 euro da aprile 2023. L’aumento sarà certo e non soggetto a verifica inflativa, passando da una dinamica salariale ex post, ad una dinamica ex ante.

Periodo di prova: vede una variazione ai livelli 6° e 5° secondo la tabella qui specificata

6° livello

Da 4 a 5 mesi

5° livello

Da 4 a 5 mesi



 

La competitività e la legalità all’interno della filiera produttiva e il contrasto al fenomeno del “dumping contrattuale”: sono condivisi dalle parti attraverso un protocollo di intesa con lo scopo di arginare il fenomeno dei contratti pirata, con l’impegno delle aziende committenti ad inserire nel contratto di commessa l’obbligo dell’applicazione ai lavoratori dei Ccnl sottoscritti dalle organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative sul territorio nazionale.

Welfare sanitario: la novità è l’attivazione, con decorrenza dal 1° gennaio 2023, di una assicurazione contro la non autosufficienza (LTC) a beneficio di tutti i lavoratori del settore. Tale assicurazione sarà finanziata con un contributo a carico dell’impresa di 2 euro per ogni lavoratore.

Si attende ora l’esito delle consultazioni, nelle assemblee aziendali, da parte delle lavoratrici e dei lavoratori che dovranno approvare i contenuti dell’ipotesi.