Rifinanziata la Nuova Sabatini, 600 milioni di euro a sostegno degli investimenti di PMI
Con l’articolo 5 del D.L. 30 giugno 2021 n. 99, cosiddetto decreto Lavoro e Imprese, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 155 del 30 giugno 2021, il Consiglio dei Ministri rifinanzia la Nuova Sabatini (decreto-legge 21 giugno 2013, n. 69, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2013, n. 98).
Più in dettaglio, la nuova disposizione prevede che, al fine di accelerare i processi di erogazione dei contributi agli investimenti produttivi delle micro, piccole e medie imprese, il Ministero dello Sviluppo Economico, con riferimento alle domande di agevolazione presentate in data antecedente al 1° gennaio 2021, per le quali sia stata già erogata in favore delle imprese beneficiarie almeno la prima quota di contributo, proceda, secondo criteri cronologici, ad erogare le successive quote di contributo spettanti in un'unica soluzione, anche se non espressamente richieste dalle imprese beneficiarie, previo positivo esito delle verifiche amministrative propedeutiche al pagamento.
Al fine di garantire continuità alle misure di sostegno agli investimenti produttivi delle micro, piccole e medie imprese con la Nuova Sabatini, viene autorizzata la spesa di complessivi 600 milioni di euro, destinati al sostegno di investimenti produttivi delle piccole e medie imprese per acquisto di beni strumentali.
Il Decreto Direttoriale del 1°giugno 2021 del Mise aveva comunicato la chiusura dello sportello per la presentazione delle domande di accesso ai contributi riferiti alla Nuova Sabatini, causa l'esaurimento delle risorse, ma nella medesima occasione, veniva altresì precisato che lo sportello poteva essere riaperto in tempi brevi, qualora la misura fosse stata rifinanziata. Il rifinanziamento, infatti, è arrivato grazie al Decreto n. 99/2021 con cui sono state stanziate nuove risorse per i sostegni alle imprese che acquistano beni strumentali nuovi, in base alla Nuova sabatini.
Non solo, l’articolo 5 del D.L. n. 99/2021 prevede che il contributo in unica soluzione sia versato con riferimento alle quote restanti delle domande antecedenti al 1° gennaio 2021.
Tale novità si pone come obiettivo quello di uguagliare il trattamento delle imprese beneficiarie della “Nuova Sabatini”, concedendo la rapida erogazione delle quote di contributo residue in favore di tutte le PMI, indipendentemente dalla data di presentazione della domanda e dall’importo del finanziamento.
Chiariamo meglio: le imprese che hanno già ricevuto almeno la prima quota di contributo riceveranno, in base ai criteri cronologici e nei limiti delle risorse disponibili, le successive quote di contributo in un’unica soluzione, anche se la PMI beneficiaria non ne abbia fatto espressa richiesta, purchè, in ogni caso, le verifiche amministrative preliminari al pagamento, diano esito positivo; inoltre, la misura è stata rifinanziata per un ammontare complessivo di spesa pari a 600 milioni di euro, pertanto, lo sportello del MISE, a breve, potrebbe essere riaperto per accogliere nuove domande.
Nuova Sabatini cosa è
Vale la pena ricordare brevemente che la Nuova Sabatini è una misura prevista nell’ambito di competenza del Ministero dello Sviluppo Economico e consente di facilitare l’accesso al credito delle imprese e accrescere la competitività del sistema produttivo del Paese; l’intervento sostiene gli investimenti per acquistare o acquisire in leasing macchinari, attrezzature, impianti, beni strumentali ad uso produttivo e hardware, nonché software e tecnologie digitali.
I beni acquistati devono essere nuovi e riferiti alle immobilizzazioni materiali per “impianti e macchinari”, “attrezzature industriali e commerciali” e “altri beni” ovvero spese classificabili nell'attivo dello stato patrimoniale alle voci B.II.2, B.II.3 e B.II.4 dell’articolo 2424 del codice civile, come declamati nel principio contabile n.16 dell’OIC (Organismo italiano di contabilità), nonché a software e tecnologie digitali. Sono escluse le spese relative a terreni e fabbricati, relative a beni usati o rigenerati, nonché riferibili a “immobilizzazioni in corso e acconti”.