Registro Nazionale Aiuti di Stato: per correggere i dati serve una dichiarazione integrativa
Un contribuente, per permettere all'Agenzia delle Entrate di correggere dai dati errati inseriti sul Registro Nazionale degli Aiuti di Stato a seguito di errata comunicazione degli stessi sul modello dichiarativo, deve presentare una dichiarazione integrativa inserendo nel quadro Aiuti di Stato l'importo corretto. Una volta recepita la dichiarazione integrativa, l'amministrazione finanziaria procederà ad effettuare la correzione del dato iscritto in RNA (Registro Nazionale degli Aiuti).
Questo è quanto è stato stabilito dalla stessa Agenzia delle Entrate con la pubblicazione della Risoluzione 26/E/2021 (Chiarimenti in merito alle modalità di correzione dell’importo dell’aiuto spettante indicato nel prospetto Aiuti di Stato e della conseguente iscrizione dell’aiuto individuale nel registro nazionale aiuti di Stato).
Facendo un passo indietro si ricorda che il legislatore (art. 14, comma 1, lettera h Legge 115/2015), al fine di garantire il rispetto dei divieti di cumulo e degli obblighi di trasparenza e pubblicità previsti dalla normativa comunitaria e nazionale, ha istituito - presso il Mise - il Registro Nazionale degli Aiuti di Stato.
Tale Registro è diventato operativo dopo la pubblicazione del decreto interministeriale n. 115 del 31 maggio 2017 che ha disciplinato il Regolamento da adottare per il corretto funzionamento del suddetto registro.
Il Regolamento distingue tra:
- gli aiuti soggetti ad un preventivo procedimento di concessione (vedi art. 8 e 9 del Decreto 115 del 31 maggio 2017);
- gli aiuti automatici o semi-automatici (art. 10 del Decreto)
Tale classificazione comporta differenti termini e modalità di caricamento nel Registro.
Nello specifico, è stato dato il compito all'Agenzia delle Entrate, di gestire il caricamento degli aiuti automatici/semi-automatici "sulla base dei dati dichiarati dai contribuenti nell'apposito prospetto Aiuti di Stato delle rispettive dichiarazioni fiscali".
L'amministrazione finanziaria effettua l'inserimento dei dati nel corso dell'esercizio finanziario successivo a quello di presentazione della dichiarazione fiscale.
Quale sanzione per l'invio di una dichiarazione integrativa con modifica del quadro dedicato agli Aiuti di Stato? Si applica l'articolo 8 del D.Lgs. 471/97, ossia una sanzione da 250 euro a 2.000 euro, con la possibilità di utilizzare l'istituto del ravvedimento operoso.