Agevolazioni

Tax credit locazione e Indennità di occupazione


La società istante esercita la propria attività in alcuni locali di proprietà comunale, sulla base di una specifica concessione che, per motivi non attinenti alla volontà della società istante non è ancora stata rinnovata, pur perdurando l'occupazione dei locali in cui è svolta l'attività commerciale. La società pertanto continua a corrispondere al comune una cifra a titolo di indennità provvisoria.

In attesa del rinnovo della concessione, la società istante ha dunque pagato l'importo richiesto a titolo di indennità provvisoria per i mesi di marzo, aprile, maggio e giugno, ottobre, novembre e dicembre 2020.

Chiede, pertanto, se nella prospettata fattispecie le spetti il credito d'imposta di cui all'articolo 28 del decreto legge n. 34 del 19 maggio 2020 (tax credit locazione). 

La società istante ritiene, dal canto suo che "il credito d'imposta in esame dovrebbe essere spettante, in quanto l'indennità di occupazione è stata comunque pagata e la nuova concessione non è stata ancora rinnovata per motivi non attinenti alla sua volontà", tenuto conto che si trova nelle condizioni previste per ottenere il suddetto credito.

Tenuto conto che la finalità dell'agevolazione di cui all'articolo 28 del decreto Rilancio "è quella di contenere gli effetti economici negativi derivanti dalle misure di prevenzione e contenimento connesse all'emergenza epidemiologica da COVID-19 che hanno determinato una riduzione dei ricavi o dei compensi delle attività economiche a fronte dell'incidenza dei costi fissi quali, ad esempio, il canone di locazione, di leasing o di concessione di immobili delle piccole attività economiche", anche la società istante potrà usufruire del tax credit locazione in virtù dell'indennità di occupazione pagata in attesa del rinnovo della convenzione: questo è quanto è stato stabilito dalla Risposta n°120 pubblicata dall'Agenzia delle Entrate.