Agevolazioni

Filiera agricola. Le misure della legge di bilancio 2021 per la filiera agricola


La legge di bilancio 2021 destina oltre un miliardo di euro al settore agricolo; si tratta di risorse stanziate non solo per incentivare il consolidamento della filiera agricola e il comparto pesca e acquacoltura già esistente, ma anche per spingere le nuove generazioni ad avviare imprese e start up innovative nel settore agricolo ritenuto un comparto strategico per l’economia italiana, oltre che ad innovare, in chiave digitale, le aziende del settore, con un occhio attento alle attività del comparto agricolo condotte da donne imprenditrici, ad esempio, con il rifinanziamento della misura cosiddetta “Donne in campo” e alla valorizzazione dei prodotti agroalimentari made in Italy.


Fondo a sostegno della filiera agricola, pesca e acquacoltura


Con la legge di bilancio pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 30 dicembre 2020, sono infatti stanziati 150 milioni di euro che confluiscono in un nuovo Fondo riservato ad iniziative tese a favorire la promozione delle imprese agricole e sostenere le filiere, al fine di accrescerne la competitività, innalzare la qualità dei prodotti e i livelli occupazionali.


Rifinanziamento del fondo di solidarietà nazionale


Viene inoltre rifinanziato il Fondo di solidarietà nazionale istituito con l’art. 15 del decreto legislativo 29 marzo 2004 n. 102; il comma 130, infatti, riserva a tale fondo 70 milioni di euro per l’anno 2021, risorse queste destinate ad indennizzare le aziende agricole danneggiate dalle avversità atmosferiche e fitosanitarie verificatesi a partire dal 1° gennaio 2019; 10 milioni di euro invece è la dotazione per un altro nuovo Fondo istituito nello stato di previsione del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali e destinato al sostegno del settore vitivinicolo di qualità che ha subìto perdite a causa delle restrizioni dovute al Coronavirus, nello specifico, tali risorse saranno assegnate, nella forma di contributo, ai produttori vitivinicoli per lo stoccaggio privato dei vini a denominazione di origine controllata, a denominazione di origine controllata e garantita e a indicazione geografica tipica certificati o atti a divenire tali e detenuti in impianti situati nel territorio nazionale; un decreto del MIPAAF fisserà in dettaglio criteri e modalità di utilizzazione del suddetto fondo.


Filiera suinicola e apistica


Nuove risorse sono poi stanziate per la filiera suinicola nazionale (art. 1 commi 136 e 137 legge di bilancio 2021), a sostegno della quale viene introdotto un contributo a fondo perduto per la realizzazione di progetti o investimenti finalizzati a migliorare la misurabilità e l’incremento delle condizioni di sostenibilità nelle aziende zootecniche, di produzione di carne e di trasformazione di carne; viene novellato, in tal modo, l’art. 11 bis del decreto-legge 29 marzo 2019, n. 27, convertito, con modificazioni, dalla legge 21 maggio 2019, n. 44 recante: “Disposizioni urgenti in materia di rilancio dei settori agricoli in crisi e del settore ittico nonchè di sostegno alle imprese agroalimentari colpite da eventi atmosferici avversi di carattere eccezionale e per l'emergenza nello stabilimento Stoppani, sito nel Comune di Cogoleto”.

Ancora un nuovo fondo, al comma 139, viene istituito per la tutela e il rilancio delle filiere apistica, brassicola, della canapa e della frutta a guscio, con una dotazione di 10 milioni di euro per l’anno 2021.


Contrasto all’italian sounding


3 milioni di euro per il triennio 2021 – 2023 sono le risorse destinate alle iniziative di valorizzazione dei prodotti made in Italy e quindi alla diffusione della dieta mediterranea, alle produzioni enogastronomiche italiane e al contrasto al fenomeno dell’italian sounding.


Registro telematico per le produzioni cerealicole


Novità anche per il comparto cerealicolo. Allo scopo di consentire un accurato monitoraggio delle produzioni cerealicole presenti sul territorio nazionale, infatti, si stabilisce che chiunque detenga, a qualsiasi titolo, cereali e farine di cereali, è tenuto a conservare un registro telematico in cui dovranno essere annotate tutte le operazioni di carico e scarico, quando la quantità del singolo prodotto supera le 5 tonnellate annue. Il Registro è istituito nell’ambito dei servizi del Sistema informativo agricolo nazionale (SIAN).
Le modalità di funzionamento del suddetto registro verranno definite con decreto dal MIPAAF, nel frattempo, però la norma non manca di introdurre pesanti sanzioni a carico di chi, essendo soggetto a tale obbligo, omette di tenere il registro o non adempie correttamente all’obbligo di registrazione telematica delle operazioni. In caso di mancata tenuta del suddetto registro, si è infatti esposti ad una sanzione amministrativa pecuniaria che va da 5.000 euro a 20.000 euro; si applica invece la sanzione da 1.000 euro a 5.000 euro a chi non rispetti le modalità di tenuta telematica del predetto registro che saranno stabilite con il succitato decreto ministeriale.
Infine, qualora le suddette violazioni dovessero riguardare quantitativi di cereali o farine di cereali non registrati superiori a 50 tonnellate, quale sanzione accessoria, si prevede altresì la chiusura dello stabilimento da sette a trenta giorni.

Estensione crediti d’imposta agricoltura 4.0


Le imprese del comparto agricolo rientrano anche nella misura del credito d’imposta concesso a tutte le imprese che dal 16 novembre 2020 al 31 dicembre 2022 effettuano investimenti in beni strumentali nuovi destinati a strutture produttive ubicate nel territorio nazionale, la cui aliquota, in particolare, per gli investimenti in beni strumentali nuovi funzionali alla trasformazione dell’attività in chiave tecnologica e digitale, è aumentata del 50% fino al 31 dicembre 2021 (ovvero entro il 30 giugno 2022, purchè entro il 31 dicembre 2021, il relativo ordine risulti approvato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del prezzo di acquisizione), per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro.


Viene infine concesso, per i periodi d’imposta dal 2021 al 2023, alle reti di imprese agricole e agroalimentari comprese quelle che aderiscono al disciplinare “strade del vino”, il credito d'imposta di cui al decreto-legge 24 giugno 2014, n. 91, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 agosto 2014, n. 116 (art. 3 comma 1) previsto nella  misura  del  40 % delle spese sostenute per  la   realizzazione   e l'ampliamento   di   infrastrutture   informatiche   finalizzate   al potenziamento del commercio elettronico.