Organo di controllo anche per gli Enti del Terzo Settore
Il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili (CNDCEC) “Principi di comportamento dell’organo di controllo Ets” attraverso un proprio gruppo di lavoro ha recentemente pubblicato un documento di prassi utile per gli Organi di controllo degli Enti del Terzo Settore.
La ragione di questa pubblicazione risiede nel fatto che l’articolo 30 del D.Lgs. n. 117 del 3 luglio 2017, “Codice del Terzo Settore” ha reso obbligatorio l’organo di controllo per
- le fondazioni;
- gli enti che costituiscono patrimoni destinati;
- gli enti che superano per due esercizi consecutivi almeno due dei limiti previsti dal Codice del Terzo settore ossia:
- un attivo patrimoniale superiore a 110.000 euro;
- entrate superiori a 220.000 euro;
- un numero medio di dipendenti occupati almeno pari o superiore a 5.
Alle imprese sociali queste linee guida non si applicano in quanto esse saranno destinatarie di una diversa e successiva analisi del CNDCEC.
L’intenzione del documento è quello di analizzare la reale funzione dell’organo di controllo all’interno di un ente del Terzo settore nonché chiarire ai componenti dell’organo come pianificare e organizzare il proprio intervento di vigilanza.
Tutte queste norme sono contenute in un documento di 120 pagine suddiviso in sette sezioni esplicative:
- della nomina, incompatibilità e cessazione dei componenti dell’organo di controllo;
- del suo funzionamento;
- dei suoi doveri;
- delle modalità di partecipazione agli organi sociali;
- dell’acquisizione di informazioni, delle ispezioni e rapporti con gli altri organi sociali;
- della denuncia di fatti censurabili, di gravi irregolarità e della azione di responsabilità;
- sul come redigere le relazioni che l’organo è obbligato a fare.
Per ciascuna delle norme indicate provvederemo a pubblicare i necessari approfondimenti.