IRPEF. La destinazione del 2 per mille alle Associazioni culturali
La legge n. 126/2020, che ha convertito il decreto legge n.104/2020, prevede, attraverso l’art.97 bis del citato decreto, che, per l’anno 2021, con riferimento al periodo di imposta precedente, i contribuenti possono decidere di destinare una quota del 2 per mille della propria IRPEF, in favore di un’associazione culturale che sia iscritta nell’apposito elenco istituito presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Tale destinazione può essere esercitata dai contribuenti attraverso una delle seguenti modalità:
- indicandola nella dichiarazione annuale dei redditi, per i contribuenti obbligati alla presentazione di tale dichiarazione;
- mediante la compilazione di una specifica scheda, approvata dalla Agenzia delle Entrate e allegata ai modelli di dichiarazione, per i contribuenti esonerati dall’obbligo di presentazione della dichiarazione dei redditi.
Al riguardo, un decreto di natura non regolamentare del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM), su proposta del Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, da adottare entro trenta giorni decorrenti dal 14 ottobre 2020 (data di entrata in vigore della legge di n.126/2020) stabilirà, ai fini dell’assegnazione del menzionato beneficio, i requisiti e i criteri per l’iscrizione (o la cancellazione) delle associazioni nell’elenco istituito ai sensi del DPCM del 21 marzo 2016, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 95 del 23 aprile 2016, nonché le cause e le modalità di revoca o di decadenza.
L’emanando decreto attuativo dovrà, quindi, contenere:
- la definizione dei requisiti delle associazioni - aventi, secondo il rispettivo atto costitutivo o statuto, come finalità lo svolgimento e/o la promozione di attività culturali - cui devolvere la quota del 2 per mille dell’IRPEF;
- i criteri di iscrizione o cancellazione delle stesse dall’elenco di cui al DPCM 21 marzo 2016;
- le cause di revoca o decadenza;
- le ulteriori disposizione applicative per la concreta attribuzione della predetta quota IRPEF.
Peraltro, il medesimo decreto dovrà stabilire i criteri e le modalità per il riparto e la corresponsione delle somme spettanti alle associazioni culturali “sulla base delle scelte operate dai contribuenti, in modo da garantire la tempestività e l’economicità di gestione”.
Come ha stabilito il 2° comma del citato art.97 bis, per l’anno 2021 è prevista la corresponsione massima di 12 milioni di euro.