Bonus vacanze 2020: le istruzioni operative
L'art. 176 del Dl Rilancio prevede, per il periodo d'imposta 2020, il riconoscimento di un "credito in favore dei nuclei familiari con ISEE in corso di validita', ordinario o corrente ai sensi dell'articolo 9 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 5 dicembre 2013 n. 159, non superiore a 40.000 euro, utilizzabile, dal 1° luglio al 31 dicembre 2020, per il pagamento di servizi offerti in ambito nazionale dalle imprese turistico ricettive, nonche' dagli agriturismo e dai bed &breakfast in possesso dei titoli prescritti dalla normativa nazionale e regionale per l'esercizio dell'attivita' turistico ricettiva.
Il credito di cui al comma 1, utilizzabile da un solo componente per nucleo familiare, e' attribuito nella misura massima di 500 euro per ogni nucleo familiare. La misura del credito e' di 300 euro per i nuclei familiari composti da due persone e di 150 euro per quelli composti da una sola persona."
Come accedere all'agevolazione
A partire dal 1° luglio pv un solo membro del nucleo familiare potrà effettuare la richiesta tramite l'App IO, resa disponibile da PagoPa Spa, accessibile mediante SPID o carta di identità elettronica. L'applicazione, tramite un servizio di cooperazione con l'INPS, verificherà dapprima che il soggetto abbia una DSU (Dichiarazione Sostitutiva Unica) valida (in caso contrario il richiedente verrà informato della necessità di presentare un DSU valida per poter ripresentare la richiesta). Effettuata tale verifica verranno generati un codice univoco ed un QR-Code, strumenti da utilizzare alternativamente per poter fruire dell'agevolazione.
La piattaforma PagoPa invierà all'Agenzia delle Entrate:
- il codice univoco generato:
- l'importo massimo dell'agevolazione spettante;
- i codici fiscali degli aventi diritto
Sarà la stessa amministrazione finanziaria, a questo punto, ad inviare conferma al richiedente, tramite l'App, del riconoscimento del tax credit vacanze, con l'indicazione separata dell'importo da utilizzare come sconto e quello da utilizzare in dichiarazione come detrazione. Infatti, come ben precisato nel Provvedimento 237174/2020, "il credito è utilizzabile esclusivamente nella misura dell'80% sotto forma di sconto sul corrispettivo dovuto, d'intesa con il fornitore, presso il quale i servizi sono fruiti, e per il 20% in forma di detrazione di imposta in sede di dichiarazione dei redditi". Attenzione: il credito, se non utilizzato, non potrà essere riportato in annualità successive nè chiesto a rimborso.
Alcune note operative:
- per il pagamento dell'intero soggiorno dovrà essere emessa fattura o documento commerciale con indicazione del codice fiscale del soggetto che intende usufruire del beneficio; quest'ultimo può essere un altro membro del nucleo familiare rispetto a colui che ha presentato la pratica ma, attenzione, che lo sconto e la detrazione sono fruibili sono dal componente del nucleo familiare a cui è stato intestato il documento fiscale;
- al momento del pagamento il beneficiario comunicherà al fornitore il codice univoco o il Qr Code;
- il pagamento del servizio deve essere corrisposto senza l'ausilio, l'intervento o l'intermediazione di soggetti che gestiscono piattaforme o portali telematici (diversi da agenzie di viaggio e tour operator).
Una volta effettuato lo sconto, quali sono le procedure che deve, invece, seguire il fornitore?
Il fornitore potrà recuperare, a partire dal giorno successivo della conferma da parte dell'applicazione dello sconto effettuato, l'importo tramite credito d'imposta da utilizzare in compensazione nel modello F24, il cui codice tributo verrà comunicato a breve dall'amministrazione finanziaria con apposita risoluzione.
Il fornitore potrà, in alternativa, cedere, anche parzialmente tale credito a soggetto terzi, istituti di credito o intermediari finanziari compresi, attraverso la piattaforma che verrà resa disponibile sul sito dell'Agenzia delle Entrate.