Fisco

Bonus Pubblicità 2020: proroga al 30 settembre 2020


L'art. 98 del Dl Cura Italia ha previsto che il bonus pubblicità 2020:

  • sarà calcolato nella misura del 30% dell’intero valore degli investimenti pubblicitari effettuati, e non più sul solo incremento rispetto all'investimento effettuato nell'anno precedente, sempre nel rispetto dei limiti di spesa stabiliti dal legislatore (utilizzo  delle  risorse  del  Fondo  per  il  pluralismo  e l'innovazione dell'informazione);
  • la comunicazione telematica per l’accesso al credito d’imposta per l'anno 2020 è prorogata e potrà essere presentata nel periodo compreso tra il 1° ed il 30 settembre 2020, con le modalità invariate; il decreto stabilisce che le comunicazioni telematiche trasmesse nel periodo compreso tra il 1° ed il 31 marzo 2020 restano comunque valide anche se in merito a quest'ultimo punto si rileva che il modello predisposto da inviare attraverso i servizi telematici dell'Agenzia delle Entrate non è ancora stato aggiornato con le nuove disposizioni emanate con il Dl Cura Italia.

Sempre l'articolo 98 del Dl 18/2020 modifica quanto stabilito dalla Legge di Bilancio 2019. L'art. 1, comma 806 ha, infatti previsto "per gli anni 2019 e 2020, agli esercenti attivita' commerciali che operano esclusivamente nel settore della vendita al dettaglio  di giornali, riviste e periodici e' riconosciuto, nel limite di spesa di 13 milioni di euro per l'anno 2019 e di 17 milioni di euro per l'anno 2020, un credito d'imposta parametrato agli importi pagati  a  titolo di IMU, TASI, Cosap e TARI con riferimento ai locali dove  si  svolge la medesima attivita' di vendita di giornali, riviste e periodici  al dettaglio"; Su tale credito, per il solo 2020, il Dl 18/2020 ha previsto che:

  • il credito d'imposta di cui al presente comma  viene incrementato ad euro 4.000;
  • il credito d’imposta è esteso alle imprese di distribuzione della stampa che riforniscono giornali quotidiani e/o periodici a rivendite situate nei comuni con una popolazione inferiore a 5.000 abitanti e nei comuni con un solo punto vendita e può essere, altresì, parametrato agli importi spesi per i servizi di fornitura di energia elettrica, i servizi telefonici e di collegamento a Internet, nonché per i servizi di consegna a domicilio delle copie di giornali