Fisco

Detrazione fiscale con dichiarazione ENEA errata: la risposta dell'ADE


L'Agenzia delle Entrate con la Risposta n. 163 ha fornito chiarimenti in merito alla possibilità di detrazione fiscale relativi alla realizzazione di determinati interventi, volti alla riqualificazione energetica di un immobile adibito ad abitazione principale, per i quali è stata inviata una Dichiarazione ENEA non corretta.

Nello specifico l'istante, in qualità di erede, in fase di compilazione del Modello 730/2018 sì è accorto che sul modello inviato all'ENEA nel 2014 sono stati erroneamente inseriti i dati catastali di un altro immobile anziche quelli dell'immobile adibito ad abitazione principale nel quale sono stati eseguiti gli interventi di sostituzione degli infissi; l'istante segnala, però, che sono stati correttamente inseriti i dati riguardanti l'ubicazione dell'immobile.

Sulla base di quanto sinteticamente esposto, il contribuente può, dunque, aver diritto all'agevolazione fiscale? L'Agenzia delle Entrate, per il caso in esame, ha fornito parere positivo, tenuto conto di quanto indicato nell'allegato F del Decreto Edifici (Decreto MISE del 19 febbraio 2007) ove si fa riferimento, per la compilazione del modello da inviare all'ENEA, al corretto inserimento dell'ubicazione dell'immobile oppure dei dati catastali.

L'Agenzia specifica che "l'identificazione dell'immobile in cui sono stati realizzati i lavori che danno diritto alla detrazione in trattazione può avvenire, alternativamente, attraverso l'indicazione dell'ubicazione dell'immobile, ovvero indicandone i relativi dati catastali".

Non è, però, possibile procedere ad inviare una scheda rettificativa, sulla base di quanto affermato nella Circolare 7/E/2018, ed il contribuente, pur mantenendo in essere l'agevolazione fiscale, in caso di controllo formale ex art. 36 DPR 600/73, dovrà dimostrare che i lavori siano stati effettivamente eseguiti sull'immobile indicato attraverso l'esibizione documentale.