Economia aziendale

Codice del terzo settore: i punti principali del decreto correttivo


 I soggetti interessati sono:

  • Onlus,
  • organizzazioni di volontariato
  • associazioni di promozione sociale. 

Qui di seguito i punti principali definiti dal Decreto:

  • proroga da 18 a 24 mesi dei termini dalla data di entrata in vigore del D.Lgs 117/2017 (03 agosto 2017) per adeguare gli statuti degli enti del Terzo settore al nuovo quadro normativo. Il termine è dunque spostato al 3 agosto 2019;
  • esenzione dall’imposta di registro per gli atti costitutivi e quelli connessi allo svolgimento delle attività delle organizzazioni di volontariato;
  • l’esenzione dall’IRES dei redditi degli immobili destinati in via esclusiva allo svolgimento di attività non commerciale per le OdV che si iscrivono nella specifica sezione del Registro unico nazionale del Terzo settore;
  • Il consiglio di amministrazione deve documentare le attività “diverse” da quelle di interesse generale svolte dagli enti non profit nella relazione di missione e in una annotazione in calce al rendiconto per cassa o nella nota integrativa al bilancio;
  • la situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell’ente deve essere rappresentata nel bilancio di esercizio;
  • per gli enti del Terzo settore non commerciali che non abbiano conseguito in un anno proventi di ammontare superiore a 220.000 euro e che non applicano il regime forfetario, possono tenere per l’anno successivo, al posto delle scritture contabili, il rendiconto di cassa;
  • Viene, inoltre, integrato l’elenco delle attività di interesse generale esercitabili dagli enti del Terzo settore (ETS), con l’inserimento della tutela degli animali e la prevenzione del randagismo, ai sensi della legge n. 281/1991;
  • elevato a 220.000 euro annui il limite di entrate per gli obblighi di trasparenza sui compensi erogati (limite uniformato a quello previsto per la nomina dell'organo di controllo).