Fisco

Tassazione catastale: i chiarimenti delle Entrate


Tassazione catastale: il quesito del contribuente

L'istante è una SRL "società agricola di cui all’articolo 2 del decreto legislativo 29 marzo 2004, n. 99, il cui oggetto sociale consiste principalmente nell’esercizio delle attività agricole previste dall’articolo 2135 del codice civile". In particolare la società si occupa di coltivazione di vigneti
e uliveti, di trasformazione e commercializzazione dei relativi prodotti e dei servizi agricoli connessi.
L'istante pone una serie di quesiti all'Amministrazione finanziaria, tra i quali il seguente:
"Tutti i comportamenti concludenti di carattere fiscale posti in essere dalla società istante (versamento delle imposte e presentazione della dichiarazione dei redditi 2017) indicano [...] la volontà di applicare il regime di cui all’articolo 32 del TUIR fin dal periodo d’imposta 2016.
Pertanto, la società istante chiede, ai fini della validità dell’opzione per il regime “catastale” sin dal periodo d’imposta 2016, se tra i comportamenti concludenti rilevanti rientrino solo i versamenti effettuati in corso d’anno all’Erario e la relativa dichiarazione dei redditi o se si debba tener conto anche del calcolo delle imposte rappresentato nel bilancio."

Tassazione catastale: la risposta delle Entrate

L'Agenzia delle Entrate, con la risoluzione n. 28/E dell'11 aprile 2018, afferma che al fine dell'esercizio o della revoca dell'opzione per il regime di tassazione catastale, è rilevante il comportamento concludente del contribuente e dunque l'applicazione del regime stesso per la determinazione delle imposte da versare.
Rispetto al caso di specie, le Entrate precisano che:
"la società istante, in possesso dei requisiti soggettivi ed oggettivi per l’applicazione del regime catastale (secondo quanto si desume dall’istanza di interpello), non ha comunicato, nella dichiarazione annuale IVA 2017, l’opzione per il regime di cui al comma 1093 dell’articolo 1 della legge finanziaria 2007 relativamente al periodo d’imposta 2016.
Tuttavia, con riferimento al periodo d’imposta 2016, ha provveduto al pagamento delle imposte in applicazione del regime catastale e presenterà la dichiarazione del redditi (Modello Redditi SC 2017) in conformità a tale scelta.
Ferma restando la sanzionabilità dell’omessa comunicazione dell’opzione [...], si ritiene che il comportamento concludente posto in essere dal contribuente - consistente nel versamento delle imposte in applicazione del regime catastale e nella successiva “consacrazione” della scelta di tale regime nel Modello Redditi SC 2017 (anno d’imposta 2016) - non comprometta la possibilità di determinare il reddito ai sensi dell’articolo 32 del TUIR per il periodo d’imposta 2016."