Diritto

Fattura elettronica BtoB: il CNA ne chiede il rinvio, rischio impasse delle piccole imprese


L’entrata in vigore dell’obbligo di fatturazione elettronica anche tra privati prevista a partire da gennaio 2019, metterà a rischio il sistema produttivo italiano costituito da piccole e piccolissime imprese. E’ questo ciò che è emerso dallo studio condotto dalla Commissione della Confartigianato che chiede, pertanto, il rinvio immediato dell’entrata in vigore della norma.

La Commissione di esperti ha infatti chiarito nel proprio studio che il sistema non può essere avviato senza prevedere una fase preliminare di sperimentazione, senza un periodo di analisi e di adeguate verifiche che devono essere condivise con le rappresentanze e le associazioni d’impresa. Un’entrata in vigore spedita senza controlli metterebbe a rischio il tessuto imprenditoriale italiano che come ben sappiamo è costituito per la maggior parte da piccole e, spesso, anche piccolissime imprese.

La Commissione suggerisce la semplificazione del procedimento della fatturazione elettronica per come è attualmente concepito, consigliando di prevedere l’eliminazione della firma elettronica e cercando, quindi, di ridurre al minimo le informazioni richieste come obbligatorie per l’esatta e completa redazione della fattura elettronica. Gli esperti chiedono inoltre che venga statuito il fatto che lo Sdi (Servizio di interscambio digitale dell’Agenzia delle Entrate), su istanza delle imprese, inoltri le fatture anche agli intermediari e che venga fornito gratuitamente il servizio di archiviazione elettronica delle fatture per tutti i fini fiscali e civilistici.

La Commissione di esperti chiede infine che, con l’entrata in vigore della fatturazione elettronica, vengano:

  1. aboliti split payment, reverse charge e obbligo di comunicazione dei dati delle liquidazioni Iva; 
  2. elevato il limite odierno a partire dal quale scatta l’obbligo di apposizione del visto di conformità per poter compensare i crediti fiscali da 5mila a 50mila euro; 
  3. eseguiti i rimborsi Iva entro tre mesi dalla presentazione della dichiarazione annuale; 
  4. ridotta fortemente la ritenuta dell’8% sui bonifici relativi a spese per lavori edili per cui si rende applicabile la detrazione fiscale.