Fisco

Spese di vitto e alloggio addebitate al committente: debutto nei modelli Redditi 2018


Spese di vitto e alloggio addebitate al committente: novità nel quadro RE

La nuova deducibilità delle spese di vitto e alloggio, come prevista dal cosiddetto Jobs act autonomi, legge 81/2017, entra nei modelli Redditi 2018.
Le istruzioni del modello Redditi Persone Fisiche 2018 informano che:
"Nel rigo RE15, relativo alle spese per prestazioni alberghiere e per somministrazione di alimenti e bevande in pubblici esercizi, sono state inserite due nuove colonne per distinguere le spese non addebitate analiticamente al committente da quelle addebitate analiticamente al committente. A tali ultime spese, infatti, non si applicano i limiti di deducibilità previsti dal primo periodo del comma 5 dell’art. 54 del TUIR (art. 8 della legge 22 maggio 2017, n. 81)."
Nel dettaglio:

  • nel rigo RE15, colonna 1, va indicato il 75% delle spese relative a prestazioni alberghiere e a somministrazioni di alimenti e bevande in pubblici esercizi effettivamente sostenute dal professionista, diverse dalle spese di rappresentanza e quelle connesse alla frequenza di master o corsi di formazione; detto importo deducibile non può essere superiore al 2% dell’ammontare dei compensi percepiti;
  • nel rigo RE15, colonna 2, vanno indicate le spese relative a prestazioni alberghiere e di somministrazione di alimenti e bevande sostenute dall’esercente arte o professione per l’esecuzione di un incarico e addebitate analiticamente in capo al committente; a questa tipologia di spese non si applicano i limiti previsti per le spese di cui al punto precedente.

Si ricorda che...

La legge n. 81/2017, il Jobs act autonomi recante "Misure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e misure volte a favorire l'articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinato", contempla, tra le altre, le seguenti novità:
.spese di viaggio connesse agli incarichi professionali deducibili integralmente;
.stretta sulle clausole abusive inserite nei contratti, che consentano al committente di modificare il contratto unilateralmente;
.i termini per il pagamento non potranno superare i 60 dal ricevimento della fattura da parte del committente;
.congedo parentale esteso anche ai padri, da fruire entro i primi tre anni del bambino e per un totale di 6 mesi da suddividere fra i due genitori;
.apertura di bandi ed appalti pubblici anche ai professionisti;
.deducibilità integrale delle spese di formazione con un importo massimo di 10mila euro annui;
.diritto all'assegno di maternità obbligatoria anche in caso di mancata astensione dal lavoro, norma che parifica le professioniste iscritte alla gestione separata a quelle iscritte alle casse professionali.