Diritto

Ancora modifiche al CAD: il prossimo 27 gennaio entra in vigore un nuovo decreto


E’ stato pubblicato sulla gazzetta ufficiale del 12 gennaio ed entrerà in vigore il prossimo 27 gennaio, il Dlgs 13 dicembre 2017, n.217 che interviene per l’ennesima volta modificando e integrando il Codice dell’Amministrazione Digitale (Dlgs 7 marzo 2005, n.82, che lo ricordiamo è già stato emendato dal Dlgs n.179/2016).

Le modifiche sostanzialmente riguardano:

  • l’Open data, ovvero la diffusione dei dati e documenti in un formato aperto, ovvero in un formato che resti neutro rispetto agli strumenti tecnologici necessari per la fruizione di dati e documenti; 
  • il domicilio digitale, riconosciuto a tutti i cittadini a partire dal 1° gennaio 2018, attraverso cui ogni cittadino può ricevere comunicazioni dalle pubbliche amministrazioni (comprese notifiche di verbali relativi a sanzioni amministrative e atti impositivi di accertamento e riscossione e ingiunzioni); si tratta, nella sostanza, dell’indirizzo PEC ovvero di un indirizzo elettronico eletto presso un servizio di posta elettronica certificata o di un servizio elettronico di recapito certificato qualificato. L’elenco dei domicili digitali delle imprese e dei professionisti è l’Indice nazionale dei domicili digitali (INI-PEC) delle imprese e dei professionisti di cui all’articolo 6-bis del CAD, mentre l’elenco dei domicili digitali delle persone fisiche e degli altri enti di diritto privato, diversi da imprese e professionisti, è l’Indice degli indirizzi delle persone fisiche e degli altri enti di diritto privato di cui all’art. 6 quater del CAD;
  • l’introduzione di nuove norme in materia di digitalizzazione dei documenti amministrativi
  • l’estensione delle funzioni di Agid, cui viene attribuito il compito di emanare nuove linee guida, in sostituzione delle vecchie regole tecniche del CAD; 
  • la creazione di un difensore civico digitale istituito presso Agid, al quale i cittadini potranno rivolgersi (inoltrando l’istanza da un’apposita sezione del sito di Agid), per segnalazioni o reclami contro le pubbliche amministrazioni inadempienti rispetto agli obblighi imposti dal CAD o di altre norme in materia di digitalizzazione delle pubbliche amministrazioni; 
  • la creazione di una piattaforma online di consultazione pubblica.

Il nuovo decreto interviene anche con modifiche agli artt.20 e 22 del CAD rispettivamente, requisito della forma scritta ed efficacia probatoria ai sensi dell’art.2702, c.c., del documento informatico firmato digitalmente e validità delle copie informatiche di documenti analogici.

Scopo generale della nuova norma è quello di garantire la massima diffusione dell’impiego del digitale tra cittadini e uffici pubblici e di una concreta padronanza di tale tecnologia nella gestione dei rapporti tra privati e p.a., anche per questo il decreto stabilisce che, a partire dal 1° gennaio 2019, Agid dovrà dare attuazione all’art. 5 comma 2 del CAD, mettendo a disposizione, attraverso il Sistema pubblico di connettività, una piattaforma tecnologica per l’interconnessione e l’interoperabilità tra le pubbliche amministrazioni e i prestatori di servizi di pagamento abilitati, al fine di assicurare l’autenticazione dei soggetti interessati, permettendo loro di effettuare i pagamenti dovuti alla p.a., in sicurezza, direttamente dalla piattaforma.