Fisco

Lavoratori impatriati: regimi agevolativi 2017


Il sistema fiscale italiano, al fine di favorire lo sviluppo economico, scientifico e culturale del Paese, prevede una serie di misure agevolative dirette ad attrarre risorse umane in Italia.

Attualmente sono in atto misure volte ad agevolare le persone fisiche che trasferiscono in Italia la propria residenza per svolgervi un’attività di lavoro, per le quali è prevista una tassazione agevolata dei redditi prodotti in Italia e, misure volte ad agevolare le persone fisiche che si trasferiscono in Italia a prescindere dallo svolgimento di una particolare attività lavorativa, per le quali è prevista una tassazione agevolata dei redditi prodotti all’estero.

Con le disposizioni introdotte dalla legge di bilancio 2017:

-  sono diventati permanenti gli incentivi fiscali per il rientro in Italia di docenti e ricercatori residenti all’estero

-  il regime fiscale per i lavoratori impatriati, riguardante laureati, manager e lavoratori con alta qualificazione, è stato esteso anche ai lavoratori autonomi ed è stata aumentata ulteriormente la misura dell’agevolazione

- è stato introdotto l’articolo 24bis nel TUIR “Opzione per l’imposta sostitutiva sui redditi prodotti all’estero realizzati da persone fisiche che trasferiscono la propria residenza fiscale in Italia”

Parte I - CRITERI GENERALI PER L'INDIVIDUAZIONE DELLA RESIDENZA

La prima parte della circolare è dedicata ai criteri generali per l'individuazione della residenza.

Parte II - AGEVOLAZIONI PER RICERCATORI, DOCENTI, LAVORATORI CONTRO-ESODATI E LAVORATORI IMPATRIATI

La seconda sezione della circolare fornisce chiarimenti in merito alle norme che agevolano i redditi prodotti in Italia da docenti e ricercatori, da soggetti impatriati, da laureati che hanno svolto attività lavorative all’estero, da studenti che hanno conseguito un titolo accademico all’estero e da manager e lavoratori con alte qualificazioni e specializzazioni. Per ciascuna categoria vi sono presupposti soggettivi per cui è possibile applicare una riduzione percentuale del reddito di lavoro dipendente o autonomo prodotto in Italia. In questa sezione viene esaminato il regime presente rivolto a lavoratori dipendenti, autonomi e imprenditori rientrati in Italia (c.d. “contro-esaodati”), ovvero coloro che sono stati residenti in Italia e che, dopo essersi trasferiti all’estero, hanno fatto ritorno entro il 31/12/2015.

 Parte III - REGIME OPZIONALE DI IMPOSIZIONE SOSTITUTIVA PER I NUOVI RESIDENTI

Sono forniti chiarimenti sul regime dedicato ai nuovi residenti di cui all’art. 24 bis del TUIR.  Si tratta di un regime fiscale fortemente innovativo, presente nella normativa tributaria di altri Paesi europei. Secondo l’art. sopra citato le persone fisiche che trasferiscono la propria residenza fiscale in Italia possono optare per l’applicazione di un’imposta sostitutiva dell’IRPEF sui redditi realizzati all’estero. L’esercizio dell’opzione è subordinato a specifiche condizioni, soggettive e oggettive, che sono dettagliate in questa sezione.

Parte IV - DIVIETO DI CUMULO TRA LE DIVERSE MISURE AGEVOLATIVE

La sezione illustra le disposizioni che prevedono l’alternatività tra le misure agevolative esaminate nelle parti precedenti, non cumulabili tra loro.

La circolare, nella sezione finale riporta una TABELLA RIASSUNTIVA DI TUTTE LE AGEVOLAZIONI.