Diritto

Assegnazione agevolata ai soci: i chiarimenti dell'Agenzia delle Entrate


Assegnazione agevolata ai soci: illecito l'indebito vantaggio

Con la risoluzione n. 99/E del 27 luglio 2017, l'Agenzia delle Entrate risponde all'interpello di una società che illustra una complessa operazione. In sintesi:

  • conferimento dell'azienda ad una società di nuova costituzione composta dagli stessi soci;
  • concessione dell'immobile alla nuova società mediante contratto di locazione;
  • assegnazione del bene ai soci, beneficiando della disciplina agevolativa prevista dall’art. 1, commi da 115 a 120, della legge n. 208/2015, e successivo scioglimento.

L'Agenzia ravvisa un abuso del diritto in quanto la conferitaria si ritroverrebbe a svolgere la medesima attività della conferente e sarebbe composta dagli stessi soci. Si verrebero di fatto a verificare le tre condizioni previste dalla disciplina dell'abuso del diritto:

  • vantaggio fiscale indebito;
  • assenza di sostanza economica;
  • essenzialità del vantaggio fiscale indebito.

Nel caso in esame mancano anche forti motivazioni di carattere exta-fiscale, quali ad esempio oggettive esigenze di riorganizzazione aziendale.

Assegnazione agevolata ai soci: legittima anche con contabilità semplificata

Con la risoluzione 100/E del 27 luglio 2017, l'Amministrazione finanziaria conferma la possibilità di beneficiare dell'assegnazione agevolata dei beni ai soci anche nel caso in cui la società sia in regime di contabiità semplificata.
Assegnazione legittima sebbene la circolare 37/E del 2016 imponga la necessità di annullare le riserve di utili o di capitale nella misura del valore attribuito al bene in fase di assegnazione.
La disciplina dell'assegnazione agevolata, però, non prevede espressamente l'esclusione dei soggetti che applicano criteri di bilancio che non contemplano l'annullamento di suddette riserve. La società in contabilità semplificata può dunque procedere con l'assegnazione agevolata, a patto che rispetti gli altri requisiti richiesti dalla normativa.

Cessione agevolata ai soci: nessun abuso con deduzione minusvalenza

Con la risoluzione 101/E del 27 luglio 2017, infine, le Entrate chiariscono che è possibile accedere alla cessione agevolata anche in caso di deduzione della conseguente minusvalenza e dell'uso del corrispettivo per l'estinzione di un prestito obbligazionario.
Il caso riguarda la cessione agevolata ai soci di alcuni immobili appartenenti alla società ma locati ai soci stessi. Dalla cessione deriverebbe una minusvalenza dovuta alla differenza tra valore di mercato, utilizzato come riferimento per il corrispettivo, e valore fiscale degli immobili.
L'Agenzia in tale operazione non ravvisa un indebito vantaggio fiscale, tantomeno l'assenza di sostanza economica dell'operazione e acconsente alla deduzione della minusvalenza sia ai fini IRES che ai fini IRAP.