Fisco

Premiati dalla legge di stabilità 2017 gli investimenti in tecnologia e nell’Industria 4.0


Al fine di favorire lo sviluppo e i processi di trasformazione tecnologica e digitale nelle imprese, i commi dall’8 al 13 della nuova legge di stabilità (Legge 11 dicembre 2016, n. 232) prevedono maggiori agevolazioni fiscali, da un lato prorogando e consolidando quanto già previsto dalla legge di stabilità del 2016, in relazione agli investimenti effettuati da imprese, professionisti e autonomi in beni materiali strumentali nuovi, dall’altro, inserendo un ulteriore agevolazione relativamente agli investimenti in beni che fanno parte della cosiddetta Industria 4.0, beni che vengono elencati in appositi documenti allegati alla stessa finanziaria 2017.

La legge di stabilità 2017, accanto al superammortamento del 140% per l’acquisto di beni strumentali nuovi, già previsto dalla legge di stabilità 2016 e oggi rinnovato, ha infatti introdotto per il triennio 2017/2019 un superammortamento al 250% specificamente per gli investimenti nell’ Industria 4.0, ovvero investimenti in nuove tecnologie relativi a settori specifici.
In sostanza le agevolazioni sono due:

  • 140% superammortamento per investimenti in beni strumentali nuovi;
  • 250% superammortamento per investimenti nel settore dell’Industria 4.0.

Per fruire delle agevolazioni, imprese, professionisti e autonomi devono aver effettuato gli acquisti entro la data del 31 dicembre 2017 ovvero entro il 30 giugno 2018, a condizione che entro il 31 dicembre 2017 sia stato accettato l’ordine di acquisto dal venditore e versato almeno il 20% dell’acconto sul prezzo dell’acquisizione.

Quali beni rientrano nel Super ammortamento al 250%?

Il nuovo super ammortamento al 250%, si rivolge ai titolari di partita iva appartenenti al settore industriale e manifatturiero che devono dimostrare di aver effettuato investimenti nell’area legata a ricerca e sviluppo, investendo in progetti ad alto valore innovativo e tecnologico o anche acquistando beni strumentali - materiali (descritti nell’All. A alla legge) e/o immateriali (descritti nell’All. B alla legge)– ad alto tasso tecnologico o digitale.

L’agevolazione è rivolta ad imprese che operano in settori quali confezionamento e imballaggio; stampa 3D; robotica e sistemi intelligenti; etichettatura intelligente e tracciabilità dei prodotti; nanotecnologie; meccatronica; informatica; archiviazione digitale; sviluppo software e applicazioni; Internet of Things; cloud computing; cybersecurity; telecomunicazioni.

I beni sono elencati negli Allegati A e B della nuova legge. L’Allegato A elenca i beni materiali, l’allegato B contiene l’elenco dei beni immateriali che fruiscono dell’agevolazione.

Come ottenere le agevolazioni

Per la fruizione dei benefici, l’impresa è tenuta a produrre un’ autodichiarazione resa dal legale rappresentante, ai sensi del testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445.

Per i beni che abbiano un costo unitario superiore a 500.000 euro è però necessaria una perizia tecnica giurata rilasciata da un ingegnere o da un perito industriale iscritti nei rispettivi albi professionali o da un ente di certificazione accreditato, attestante che il bene possiede caratteristiche tecniche tali da includerlo negli elenchi di cui all’allegato A o all’allegato B annessi alla presente legge ed è interconnesso al sistema aziendale di gestione della produzione o alla rete di fornitura.

La determinazione degli acconti dovuti per il periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2017 e per quello successivo è effettuata considerando quale imposta del periodo precedente, quella che si sarebbe determinata in assenza delle disposizioni che prevedono tali agevolazioni (il riferimento è ai commi 8,9,10 della legge di stabilità). 

Per maggiori chiarimenti si attendono i decreti attuativi.