Lavoro

Licenziamento legittimo per fatti extralavorativi


Il caso

Una ditta procede con il licenziamento di un proprio dipendente in seguito al suo arresto per illecita detenzione di sostanze stupefacenti, sostenendo che tale fatto discreditava l'immagine aziendale e costituiva un serio pericolo di possibile spaccio nell'ambiente di lavoro. La ditta sosteneva anche che la condotta era da ritenersi idonea ad incidere irrimediabilmente sull'elemento fiduciario, giustificando la sanzione inflitta.

Il dipendente propone ricorso per Cassazione che non trova accoglimento.

La Corte infatti precisa che "la detenzione, in ambito extralavorativo, di un significativo quantitativo di sostanze stupefacenti a fine di spaccio è idonea ad integrare la giusta causa di licenziamento, poichè il lavoratore è tenuto non solo a fornire la prestazione richiesta ma anche a non porre in essere, fuori dell'ambito lavorativo, comportamenti tali da ledere gli interessi morali e materiali del datore di lavoro o da comprometterne il rapporto fiduciario, il cui apprezzamento spetta al giudice di merito" (Cassazione 6 agosto 2015 n. 16524).