Aggiornamento della Guida contenzioso tributario


E' stata pubblicata sul sito dell'Agenzia delle Entrate la guida aggiornata sul contenzioso tributario

Le novità, scrive la guida, riguardano:

  • "l’estensione dell’istituto del reclamo e della mediazione a tutte le controversie di valore non superiore a 20.000 euro; l’istituto, quindi, non riguarderà più soltanto le liti derivanti da atti emessi dall’Agenzia delle Entrate;
  • l’introduzione della conciliazione giudiziale anche dopo il primo grado;
  • la possibilità di conciliare anche le controversie per le quali è obbligatoria la procedura del reclamo e della mediazione;
  • le modifiche al regime delle spese di lite (è espressamente previsto il risarcimento del danno per lite temeraria nei confronti della parte soccombente);
  • l’aumento a 3.000 euro del valore della controversia che consente al contribuente di stare in giudizio senza assistenza tecnica;
  • l’inserimento tra i difensori abilitati dei dipendenti dei Centri di assistenza fiscale, anche se soltanto per le controversie dei propri assistiti originate da adempimenti per i quali il Caf ha prestato loro assistenza;
  • l’esecutività delle sentenze favorevoli al contribuente;
  • l’introduzione del cosiddetto ricorso “per saltum”, cioè la possibilità di impugnare una sentenza emessa da una Commissione tributaria provinciale, previo accordo delle parti in giudizio, proponendo ricorso direttamente in Cassazione;
  • la sospensione:
    • in appello, con istanza formulata alla Commissione tributaria regionale;
    • in pendenza del ricorso per cassazione, con istanza formulata alla Commissione tributaria regionale che ha emesso la sentenza impugnata;
    • in pendenza del giudizio di revocazione, alla Commissione tributaria presso cui pende tale giudizio".

Inoltre vi è stato l'aggiornamento su quanto accaduto dal 1° dicembre 2015: l'avvio del processo tributario telematico sperimentale nelle regioni Umbria e Toscana. Tale sperimentazione serve a testare le funzionalità del nuovo Sistema Informativo della Giustizia Tributaria (S.I.Gi.T) e implica la costituzione di parte in forma telematica previa notifica via PEC. La costituzione telematica, comunque, non è obbligatoria ma se viene utilizzata deve essere portata a termine fino alla fine del processo, salvo cambio del difensore.