Circolare 36/E - Nuove istruzioni e chiarimenti sul "patent box" dall’Agenzia delle Entrate


La Circolare 36/E dell’AGE fissa le prime istruzioni e fornisce chiarimenti relativamente al patent box. Nel suo provvedimento dell’1 dicembre 2015, l’AGE indica le modalità e i termini per presentare le istanze necessarie per accedere alla procedura di ruling, per la stipula dei relativi contratti, chiarendo gli effetti derivanti dall’esercizio dell’opzione.

Cosa è il patent box?

Si tratta di un’agevolazione fiscale prevista dalla Legge di stabilità 2015 per redditi derivanti dall’ utilizzo di opere d’ingegno, come il software, brevetti industriali, marchi, opere di design e modelli industriali e da segreti industriali, come informazioni aziendali tecniche, scientifiche e commerciali giuridicamente proteggibili.

Il D.M. del 30 Luglio 2015 ha chiarito il concetto di utilizzo per ottenere l’agevolazione, in esso vi rientrano i contratti di licenza e l’impiego diretto da parte del titolare, nell’ambito di qualsiasi attività, di tali beni immateriali. Il reddito agevolabile connesso ai contratti di licenza è quello derivante dalle royalties, al netto dei costi fiscalmente rilevanti, mentre quello relativo allo sfruttamento diretto del titolare è individuato in relazione al contributo economico derivante dal bene immateriale che ha concorso a fare reddito d’impresa o la perdita.

La Circolare 36/E chiarisce che devono intendersi escluse dalla formazione del reddito le plusvalenze derivanti dalla cessione dei beni a condizione che almeno il 90% del corrispettivo derivante dalla loro cessione sia reinvestito in manutenzione o sviluppo di altri beni immateriali, prima della chiusura del secondo periodo d’imposta successivo a quello in cui si è verificata la cessione.

Il ruling

I soggetti che intendono avviare la procedura di ruling devono inviare all’Agenzia delle Entrate un’istanza in carta libera mediante raccomandata A/R o direttamente all’ufficio, copia dell’istanza va presentata anche su supporto elettronico. La domanda deve contenere:

-          informazioni sul contribuente;

-          tipologia del bene immateriale per il cui sfruttamento è richiesta l’agevolazione;

-          tipologia dell’attività di ricerca e sviluppo svolta.

Entro 120 giorni dalla presentazione dell’istanza, è possibile, sempre a mezzo di raccomandata a/r o direttamente all’ufficio, depositare memorie integrative.

Successivamente, l’impresa sarà invitata a comparire a mezzo del suo rappresentante legale, al fine di verificare la completezza delle informazioni fornite e presentare eventuale documentazione aggiuntiva.

A seguito delle valutazioni, verrà sottoscritto un accordo tra AGE e un responsabile dell’impresa.

L’AGE chiarisce che, qualora nei primi anni, lo sfruttamento economico del bene immateriale produca una perdita, l’impresa può rinviare gli esiti positivi del patent box al periodo in cui il bene produrrà reddito.

Se le modalità di calcolo per ottenere l’agevolazione determinino maggiori costi sostenuti per il bene rispetto ai ricavi, tali perdite concorreranno alla formazione del reddito d’impresa di periodo, successivamente potranno essere utilizzate per ridurre il reddito lordo agevolabile fino al loro definitivo esaurimento.