Cassazione: sanzioni per il superamento del plafond annuale dei crediti compensabili
La Corte di Cassazione, con sentenza n°11522 del 4 giugno 2015, ha affermato che, il superamento del limite dei crediti d'imposta compensabili comporta il mancato versamento del tributo alla scadenza prevista per legge.
E' stato accolto, infatti, il ricorso presentato dall'Agenzia delle entrate e rigettato il controricorso della società, giudicando legittima la sanzione a carico di quest'ultima.
Il superamento del plafond annuale dei crediti d'imposta compensabili equivale all'utilizzo di un credito in compensazione in assenza dei presupposti e comporta la sanzione prevista dall'art.13 del DLgs 471/1997, ossia un sanzione pari al 30% di ogni importo non versato alla relativa scadenza.
La misura della sanzione, inoltre, giudicata dal contribuente "sproporzionata" rispetto all'importo indetraibile, non può essere ridotta alla metà del minimo in assenza di circostanze eccezionali (art.7 DLgs 472/1997), di cui la società appellata non ha addotto alcuna prova.