Economia

UE: codice delle statistiche europee lontano dalla piena attuazione


Eurostat e i Paesi membri dell'Unione europea non hanno ancora pienamente recepito il Codice delle statistiche europee datato maggio 2005. È il parere ufficiale della Corte dei Conti europea che, in un audit sul programma statistico europeo 2008-2012, rileva che Eurostat non lo ha concepito quale efficace strumento di pianificazione, monitoraggio e responsabilizzazione. La Corte dei Conti raccomanda l'adesione al Codice unico, ribadendo la necessità per l'Unione di disporre di statistiche affidabili e credibili per formulare le politiche europee, per la raccolta e l’assegnazione dei fondi europei e per il monitoraggio delle performance. Anche in considerazione del fatto che un numero crescente di politiche europee si basa sulle statistiche per adottare decisioni politiche o sanzioni.

Il Codice delle statistiche europee, introdotto nel 2005 stabilisce le modalità di sviluppo, produzione e diffusione delle statistiche europee. Mira a garantire che le statistiche europee soddisfino le esigenze degli utilizzatori con un processo di produzione efficiente che si deve svolgere in un contesto istituzionale credibile in grado di assicurare l’indipendenza professionale.

Il progetto di programma 2013-2017 fornisce l’opportunità di procedere a una ristrutturazione del servizio statistico europeo, in modo da renderlo più efficiente e più flessibile, a condizione di integrare le azioni attuative con precisi target e tappe intermedie.

La Corte dei conti formula una serie di raccomandazioni per migliorare tale settore:

  • rafforzare il sistema statistico europeo in modo da garantire indipendenza professionale, risorse sufficienti e una supervisione efficace, prevedendo sanzioni nei casi in cui non vengano rispettati gli standard qualitativi;

  • pervenire ad una piena attuazione del Codice delle statistiche europee, modificando il quadro normativo e adottando le misure necessarie a garantire la certezza giuridica sulla natura dell’obbligo di rispettare il Codice;

  • accrescere l’indipendenza professionale dello Statistico capo dell’Unione europea nominandolo con un mandato a tempo determinato, previo parere favorevole del Comitato consultivo europeo per la governance statistica e previa approvazione da parte del Parlamento europeo e del Consiglio;

  • garantire un riesame sistematico delle priorità statistiche e incoraggiare l’innovazione statistica;

  • semplificare la gestione finanziaria delle sovvenzioni e accrescere la concorrenza nelle procedure di aggiudicazione.