Fisco

Addizionali regionali IRPEF: anni d'imposta 2014 e 2015


Si presentano in questa sede gli aggiornamenti alle aliquote delle addizionali regionali IRPEF per gli anni 2014 e 2015.
Sono sei le regioni che registrano una maggiorazione delle aliquote 2015 in relazione all’anno 2014.

Abruzzo:
L’imposizione fiscale sul reddito delle persone fisiche (IRPEF) aumenta per quasi la totalità dei contribuenti, penalizzando di fatto le fasce di reddito più basse istituendo un solo scaglione di reddito per il periodo di imposta 2015 a differenza dei tre scaglioni presenti l’anno precedente.

Emilia-Romagna:
Il primo scaglione, riguardante i redditi non superiori a 15.000€, è l’unico a registrare a partire da gennaio 2015 una diminuzione dell’aliquota rispetto al precedente periodo d'imposta. In compenso i nuovi scaglioni stabiliti per l’anno d'imposta corrente registrano aumenti che variano di più di mezzo punto percentuale.

Liguria:
La regione Liguria modifica notevolmente il calcolo dell’IRPEF, aggiungendo ai due scaglioni di reddito presenti per l’anno 2014 altre tre ulteriori fasce di reddito le cui aliquote variano dal 2.31% al 2.33%.

Lombardia:
Le nuove aliquote stabilite per l'anno corrente di imposta non si modificano significativamente rispetto a quelle in vigore per il periodo d'imposta precedente registrando una maggiorazione all'aliquota statale di base statale, pari a 1,23%, che varia dallo 0.35% per le fasce più basse allo 0.51% per lo scaglione più alto.

Piemonte:
Il Piemonte è l'unica regione a mantenere invariate le fasce di reddito rispetto all'anno precedente, ma registra variazioni nelle maggiorazioni applicate all'aliquota di base statale per le fasce con redditi superiori ai 28.000€.

Lazio:
Per la regione Lazio non vengono modificati gli scaglioni di reddito in quanto la suddivisione è composta sempre dalle due fasce al di sotto e oltre i 15.000€. Vi è però un aumento significativo dell'aliquota dell'IRPEF per lo scaglione più alto in quanto dal 2,33% del periodo 2014 sale a 3,33% per l'anno 2015, così come comunicato dal sito ufficiale regionale.

Rimangono sostanzialmente stabili, riconfermando quindi le aliquote dell'anno di imposta 2014, le percentuali delle regioni Basilicata, Campania, Friuli-Venezia-Giulia, Sardegna, Sicilia, Umbria, Valle d'Aosta, Veneto e della provincia autonoma di Bolzano.

Bensì non sono state ancora rese pubbliche le addizionali regionali IRPEF dell'anno di imposta 2014 delle regioni Calabria e Marche.

Aliquote 2014 e 2015

REGIONI ANNO 2014 ANNO 2015  NOTE

Abruzzo

  Fino a 15.000€  1.54%
  Fino a 28.000€  1.66%
  Oltre a 28.000€  1.73%

  1.73%

 ↑ Aumento

Basilicata

  Fino a 55.000€  1.23%
  Fino a 75.000€  1.73% (*)
  Oltre a 75.000€  2.33%
 

  Fino a 55.000€  1.23%
  Fino a 75.000€  1.73% (*)
  Oltre a 75.000€  2.33%

  ↔ Conferma

Campania

  2,03%

  2,03%

  ↔ Conferma

Emilia-Romagna

  Fino a 15.000€  1.43%
  Fino a 20.000€  1.53%
  Fino a 25.000€  1.63%
  Oltre a 25.000€  1.73%

  Fino a 15.000€  1.33%
  Fino a 28.000€  1.93%
  Fino a 55.000€  2.03%
  Fino a 75.000€  2.23%
  Oltre a 75.000€  2.33%

 

 ↑ Aumento

Friuli-Venezia-Giulia

  Fino a 15.000€  0.7%
  Oltre a 15.000€  1.23%

  Fino a 15.000€  0.7%
  Oltre a 15.000€  1.23%

 

 ↔ Conferma

Lazio

  Fino a 15.000€  1.73%
  Oltre a 15.000€  2.33%

 

  Fino a 15.000€  1.73%
  Oltre a 15.000€  3.33%

 ↑ Aumento

Liguria

  Fino a 28.000€  1.23%
  Oltre a 28.000€  1.73%

 

  Fino a 15.000€  1.23%
  Fino a 28.000€  1.81%
  Fino a 55.000€  2.31%
  Fino a 75.000€  2.32%
  Oltre a 75.000€  2.33%

 

 ↑ Aumento

Lombardia

  Fino a 15.000€  1.23%
  Fino a 28.000€  1.53%
  Oltre a 28.000€  1,73%

  Fino a 15.000€  1.23%
  Fino a 28.000€  1.58%
  Fino a 55.000€  1.72%
  Fino a 75.000€  1.73%
  Oltre a 75.000€  1.74%

 

 ↑ Aumento

Molise

  Fino a 15.000€  2.03%
  Fino a 28.000€  2.23%
  Fino a 55.000€  2.43%
  Fino a 75.000€  2.53%
  Oltre a 75.000€  2.63%

 

  Fino a 15.000€  1.73%
  Fino a 28.000€  1.93%
  Fino a 55.000€  2.13%
  Fino a 75.000€  2.23%
  Oltre a 75.000€  2.33%

 ↓ Diminuzione

Piemonte

  Fino a 15.000€  1.62%
  Fino a 28.000€  2.13%
  Fino a 55.000€  2.31%
  Fino a 75.000€  2.32%
  Oltre a 75.000€  2.33%

  Fino a 15.000€  1.62%
  Fino a 28.000€  2.13%
  Fino a 55.000€  2.75%
  Fino a 75.000€  2.32%
  Oltre a 75.000€  2.33%

 

 ↑ Aumento

Puglia

  Fino a 15.000€  1.33%
  Fino a 28.000€  1.43%
  Fino a 55.000€  1.71%
  Fino a 75.000€  1.72%
  Oltre a 75.000€  1.73%

 

 Dati non ancora pervenuti

 

Sardegna

  1.23%

  1.23%

 ↔ Conferma

Sicilia

  1.73%

  1.73%

 ↔ Conferma

Toscana

  Fino a 15.000€  1.42%
  Fino a 28.000€  1.43%
  Fino a 55.000€  1.68%
  Fino a 75.000€  1.72%
  Oltre a 75.000€  1.73%

 Dati non ancora pervenuti

 





Trentino 
Alto Adige


   Trento

  Fino a 15.000€  0.50%
  Oltre a 15.000€  1.23%

 

 Dati non ancora pervenuti

 

 Bolzano

  Fino a 55.000€  1.23% (**)
  Oltre a 55.000€  1.23%(***)

 

  Fino a 55.000€  1.23% (**)
  Oltre a 55.000€  1.23%(***)

 

 ↔ Conferma

Umbria

  Fino a 15.000€  1.23%
  Fino a 28.000€  1.63%
  Fino a 55.000€  1.68%
  Fino a 75.000€  1.73%
  Oltre a 75.000€  1.83%

 

  Fino a 15.000€  1.23%
  Fino a 28.000€  1.63%
  Fino a 55.000€  1.68%
  Fino a 75.000€  1.73%
  Oltre a 75.000€  1.83%

 ↔ Conferma

Valle d’Aosta

  1.23%

 1,23%

 ↔ Conferma

Veneto

  1.23%

 1,23%

 ↔ Conferma

(*) Aliquota Ordinaria. Essa varia a 1.23% nel caso in cui vi siano:
      - Due o più figli fiscalmente a carico ai sensi dell’art.12, comma 2, DPR n. 917/1986.
      - Figli a carico di più soggetti se la somma dei redditi imponibili rientra in questa fascia di reddito.

(**) Agevolazione: detrazione di 252,00 euro per ogni figilo a carico.
(***) Agevolazione: a tutti i contribuenti spetta un’ulteriore deduzione pari a 20.000,00 euro.

 

Si ricorda che...

L'addizionale regionale IRPEF è dovuta alla regione in cui è situato il domicilio fiscale del contribuente. Il pagamento delle addizionali regionali IRPEF è obbligatorio per tutti i contribuenti, sia residenti che non residenti nel territorio dello Stato, per i quali, nell’anno di riferimento, risulta dovuta l’Imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF). Per i redditi di lavoro dipendente o assimilato, l'imposta solitamente viene versata direttamente dai datori di lavoro in qualità di sostituto d'imposta. Qualora, in sede di dichiarazione dei redditi, il contribuente sia tenuto al versamento delle addizionali (sia regionale sia comunale), modalità e scadenze di versamento rispettano quelle previste per il saldo IRPEF.