Il Qatar nella white list del MEF: le convenzioni del governo italiano in tema di fiscalità internazionale
Il decreto 24 ottobre 2014 del Ministero dell’Economia e delle Finanze ha aggiunto il Qatar alla lista dei paesi con i quali l’Italia attua uno scambio di informazioni volto ad evitare le doppie imposizioni sul reddito (white list). Il testo del provvedimento, pubblicato in Gazzetta Ufficiale in data 17 novembre 2014, va ad aggiornare l’elenco degli stati di cui al decreto 4 settembre 1996; l’aggiunta del Qatar segue la stipula di una convenzione tra i due stati entrata in vigore nel febbraio 2011.
La White List
Il testo del decreto 4 settembre 1996, aggiornato al 17 novembre 2014, conta dunque 78 stati con cui l’Italia ha raggiunto accordi in tema di scambio di informazioni. Risulta rilevante segnalare come nel numero presentato siano conteggiati anche alcuni stati successivamente eliminati, tramite decreto 14 dicembre 2000. Nello specifico, si tratta di paesi dell’area caucasica e dell'Asia centrale (Armenia, Azerbaijan, Georgia, Kirghizistan, Tajikistan, Turkmenistan e Uzbekistan) che non hanno riconosciuto il precedente accordo stipulato con l’Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche nel 1985.
Lo scambio di informazioni nella fiscalità internazionale
Il successo raggiunto con il governo del Qatar si inquadra in un più ampio movimento legato all’estensione di accordi relativi allo scambio di informazioni in materia fiscale volto ad evitare fenomeni elusivi e/o di doppia imposizione. Questa tipologia di convenzioni internazionali è fortemente supportata dall’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE), che ha recentemente sponsorizzato l’istituzione di un meccanismo automatizzato di scambio di informazioni in materia fiscale. Nella stessa direzione si è mossa recentemente anche l’Unione Europea, procedendo alla modifica della direttiva 2011/16/UE.