Antitrust: sanzionata la vendita di farmaci online senza prescrizione medica
Sanzioni per complessivi 500.000 euro a due società e a un'impresa individuale che avevano diffuso informazioni ingannevoli sulla liceitàdella vendita on line di farmaci senza l'intermediazione di un farmacista e nel caso di farmaci cosiddetti etici, senza una preventiva consultazione e prescrizione medica.
Lo ha deciso l'Antitrust, che ha sanzionato la societa' britannica Hexpress Ltd, la società italiana Web Pharmacy Rx e il signor Giuseppe Pellegrino con sanzioni pari, rispettivamente, a 250.000 euro, 200.000 euro e 50.000 euro.
In particolare, il sito www.anagen.net costituiva un sito ponte verso i siti britannici e verso il sito Webpharmacy che commercializzavano farmaci generici soggetti a prescrizione medica. Tutti i siti oggetto di istruttoria sembravano indurre il consumatore italiano a ritenere lecito, contrariamente al vero, l'acquisto di farmaci on line. Sempre nella prospettiva di veicolare l'idea del possibile acquisto di farmaci on line Hexpress aveva anche effettuato una campagna stampa "La tua farmacia on line" su quotidiani di tiratura nazionale al fine di promuovere la propria attivita'.
In realta', attualmente, in Italia la vendita on line di tutti i medicinali non e' ammessa e secondo l'Antitrust la vendita on line di farmaci soggetti a prescrizione medica espone a gravi rischi per la salute un numero potenzialmente crescente di consumatori, indotti ad acquistare farmaci soggetti a prescrizione senza controllo medico. Inoltre, ai farmaci inviati ai consumatori italiani era allegato un foglietto illustrativo, dove erano riportate in lingua inglese tutte le controindicazioni, posologia e effetti collaterali: cio' in contrasto con l'obbligo, vigente in Italia, di vendere al pubblico farmaci recanti queste informazioni in italiano.
La legislazione italiana
La legislazione allo stato vigente in Italia vieta la vendita di qualsivoglia tipo di farmaco che non avvenga alla compresenza fisica di farmacista e consumatore e nel caso di farmaci etici previa prescrizione di un medico abilitato in Italia. Inoltre, tutti i farmaci messi in commercio in Italia devono possedere apposita AIC (Autorizzazione all’Immissione in Commercio) dell’Agenzia del Farmaco.
In particolare, l’art. 122 del R.D. n. 1265/1934 dispone che “La vendita al pubblico di medicinali a dose o forma di medicamento non è permessa che ai farmacisti e deve essere effettuata nella farmacia sotto la responsabilità del titolare della medesima” mentre l’art. 5 del D.L. n. 223/2006 prevede in ogni caso, anche con riferimento alla vendita dei farmaci cd. da banco nelle parafarmacie, la predisposizione “di un apposito reparto e l’assistenza di uno o più farmacisti abilitati all’esercizio della professione e iscritti al relativo ordine” .
Deve, inoltre, aggiungersi che, ai fini dell’importazione di farmaci in Italia i prodotti devono essere muniti dell’Autorizzazione all’Immissione in Commercio e il confezionamento esterno del farmaco e il relativo foglietto illustrativo devono essere redatti in lingua italiana.