Guida sul Credito al Consumo, da Banca d'Italia
La Banca d'Italia ha rilasciato la "Guida pratica al credito ai consumatori: il credito ai consumatori in parole semplici"
La guida, con linguaggio chiaro e semplice, affronta le principali questioni di interesse del consumatore che approccia la valutazione e scelta del finanziamento dei fabbisogni personali.
Gli aspetti trattati riguardano infatti:cosa NON E' credito al consumo: non sempre basta essere un consumatore e richiedere il finanziamento per esigenze private perché questo sia considerato “credito ai consumatori” (con il conseguente assoggettameto alla disciplina specifica).
Per esempio, non sono credito ai consumatori:
- i finanziamenti inferiori ai 200 e quelli superiori ai 75.000 euro
- i finanziamenti che non prevedono il pagamento di interessi o altri costi
- i finanziamenti per acquistare un terreno o un immobile costruito o progettato
- i finanziamenti di durata superiore ai cinque anni garantiti da ipoteca su beni immobili
- gli sconfinamenti, cioè l’utilizzo, autorizzato in via occasionale, di somme superiori al proprio saldo di conto corrente o
- al fido (> Il credito ai consumatori dalla A alla Z) ottenuto in conto corrente.
Le forme più comuni con cui viene erogato credito al consumo sono :
- prestito non finalizzato
- apertura di credito in conto corrente
- carta di credito revolving
- prestito finalizzato o “credito collegato”.
E' fondamentale - per la valutazione quantitativa - la comprensione delle grandezze del TAN e TAEG.
TAN
Il TAN (Tasso Annuo Nominale) indica il tasso di interesse “puro”, in percentuale sul credito concesso e su base annua. “Puro” significa che non comprende spese o commissioni e non indica il “costo totale del finanziamento”, espresso invece dal TAEG.
Quindi un prestito con TAN pari a zero potrebbe avere un TAEG molto maggiore di zero. I messaggi pubblicitari e la documentazione d’offerta devono sempre riportare il TAN con l’indicazione se è fisso o variabile.
TAEG
Il TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale), espresso in percentuale sul credito concesso e su base annua, comprende tutti i costi e per questo è particolarmente utile per capire quale può essere il finanziamento più adatto alle proprie esigenze e possibilità economiche.
Il TAEG è lo strumento principale di trasparenza nei contratti di credito ai consumatori. Non solo comprende tutti i costi, ma è un indice armonizzato a livello europeo. Permette quindi di confrontare facilmente e rapidamente tutti i finanziamenti, anche quelli offerti da operatori stranieri sul mercato italiano.
Ciò nonostante il TAEG potrebbe non corrispondere esattamente ai costi in realtà sostenuti. Nell’apertura di credito in conto corrente e nella carta di credito revolving, per esempio, i costi dipendono da elementi non prevedibili, quali le oscillazioni del tasso di interesse e la frequenza di utilizzo e rimborso delle somme. In questi casi è particolarmente utile l’esempio rappresentativo che il finanziatore è tenuto a indicare nella documentazione d’offerta.
Banca d'Italia ha recentemente modificato la regolamentazione del TAEG, in attuazione di disciplina europea: approfondisci su news Directio del 29 marzo 2013
Aggiornamento al 24 febbraio 2014
La Banca d'Italia, con E' fondamentale - per la valutazione quantitativa - la comprensione delle grandezze del TAN e TAEG.
TAN
Il TAN (Tasso Annuo Nominale) indica il tasso di interesse “puro”, in percentuale sul credito concesso e su base annua. “Puro” significa che non comprende spese o commissioni e non indica il “costo totale del finanziamento”, espresso invece dal TAEG.
Quindi un prestito con TAN pari a zero potrebbe avere un TAEG molto maggiore di zero. I messaggi pubblicitari e la documentazione d’offerta devono sempre riportare il TAN con l’indicazione se è fisso o variabile.
TAEG
Il TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale), espresso in percentuale sul credito concesso e su base annua, comprende tutti i costi e per questo è particolarmente utile per capire quale può essere il finanziamento più adatto alle proprie esigenze e possibilità economiche.
Il TAEG è lo strumento principale di trasparenza nei contratti di credito ai consumatori. Non solo comprende tutti i costi, ma è un indice armonizzato a livello europeo. Permette quindi di confrontare facilmente e rapidamente tutti i finanziamenti, anche quelli offerti da operatori stranieri sul mercato italiano.
Ciò nonostante il TAEG potrebbe non corrispondere esattamente ai costi in realtà sostenuti. Nell’apertura di credito in conto corrente e nella carta di credito revolving, per esempio, i costi dipendono da elementi non prevedibili, quali le oscillazioni del tasso di interesse e la frequenza di utilizzo e rimborso delle somme. In questi casi è particolarmente utile l’esempio rappresentativo che il finanziatore è tenuto a indicare nella documentazione d’offerta.
Banca d'Italia ha recentemente modificato la regolamentazione del TAEG, in attuazione di disciplina europea: approfondisci su news Directio del 29 marzo 2013
Aggiornamento al 24 febbraio 2014
La Banca d'Italia, con provvedimento del 24 febbraio 2014, ha annunciato l'aggiornamento della "Guida pratica sul credito ai consumatori" relativo al documento “Trasparenza delle operazioni e dei servizi bancari e finanziari - Correttezza delle relazioni tra intermediari e clienti".
Nei documenti correlati a latere il testo aggiornato.