Fisco

Le nuove modalità di calcolo dell' ISEE


In data 24 gennaio 2013, con GU n° 19, è stato pubblicato il DPR 159 del 5 dicembre 2013, in materia di revisione delle modalità di determinazione dell'Indicatore della situazione economica equivalente (ISEE), per le istanze presentate a partire dell'8 febbraio 2014.

Cos'è l'ISEE?

L'ISEE è uno strumento di valutazione della situazione economica complessiva di un nucleo familiare al fine di richiedere l'accesso a determinate prestazioni sociali agevolate, quali:

  • prestazioni agevolate di natura socio-sanitaria;
  • prestazioni agevolate rivolte a minorenni, in presenza di genitori non conviventi;
  • prestazioni per il diritto allo studio universitario. 

Il nucleo familiare, ai fini del calcolo, si considera composto dai soggetti componenti la famiglia anagrafica alla data di presentazione della richiesta. Se i coniugi hanno residenza anagrafica diversa (ma non sussiste separazione giudiziale, nè esclusione dalla potestà sui figli, o domanda di scioglimento degli effetti civili del matrimonio, oppure abbandono accertato in sede giurisdizionale del coniuge) la residenza familiare viene identificata di comune accordo, oppure nell'ultima residenza comune o di maggior durata.

Il richiedente deve presentare il modello DSU (dichiarazione sostitutiva unica), in riferimento all'intero nucleo familiare, al Comune, Caf, Inps o altra pa, a cui viene richiesta la prestazione sociale agevolata, con le informazioni necessarie al calcolo dell'ISEE, la cui validità va dalla presentazione al 15 gennaio dell'anno successivo. Tale nuovo modello sarà approvato con apposito provvedimento del Ministero del lavoro e delle politiche sociali.

Come si calcola?

L'ISEE si calcola dal rapporto tra l'Indicatore della situazione economica (ISE) ed il parametro della scala di equivalenza corrispondente alla specifica composizione del nucleo familiare, come evidenziato nell'Allegato 1 del Dpr 159/2013.

ISEE = ISE / parametro equivalenza (Allegato 1)

ISE = Indicatore della situazione reddituale + Indicatore della situazione patrimoniale (ovviamente del nucleo familiare)

L'Indicatore della situazione reddituale si ottiene sommando:

  1. reddito complessivo ai fini Irpef;
  2. redditi soggetti ad imposta sostitutiva o rotenuta alla fonte;
  3. componenti reddituali esenti;
  4. proventi da attività agricole, per le quali sussista l'obbligo di presentazione della dichiarazione Iva;
  5. assegni per il mantenimento dei figli, effettivamente incassati;
  6. trattamenti assistenziali;
  7. redditi fondiari su beni non locati soggetti ad Imu;
  8. reddito figurativo delle attività finanziarie;
  9. reddito lordo dichiarato ai fini fiscali nel paese di residenza da parte di cittadini italiani residenti all'estero (AIRE).

.. e in seguito sottraendo le seguenti spese o franchigie, fino a concorrenza:

  1. valore del canone annuo di locazione per un importo massimo di 7.000 € (+ 500€ per ogni figlio convivente successivo al secondo);
  2. spese per collabolatori domestici, per ciascuna delle persone non autosufficienti eventualmente presenti nel nucleo familiare;
  3. spese per ospitalità alberghiere, per ciascuna delle persone non autosufficienti eventualmente presenti nel nucleo familiare;
  4. franchigia pari a 4.000 € (5.500 € se minorenni) nel caso in cui facciano parte del nucleo familiare persone con disabilità media;
  5. franchigia pari a 5.500 € (7.500 € se minorenni) nel caso in cui facciano parte del nucleo familiare persone con disabilità grave;
  6. franchigia pari a 7.000 € (9.500 € se minorenni) nel caso in cui facciano parte del nucleo familiare persone non autosufficienti.

L'Indicatore della situazione patrimoniale è dato dal patrimonio immobiliare e mobiliare di ciascun membro del nucleo familiare.

Il patrimonio immobiliare è pari al valore dei fabbricati, aree fabbricabili e terreni, intestati a persone fisiche parte del nucleo familiare, non titolari di reddito d'impresa, da cui si detrae il debito residuo al 31 dicembre dell'anno precedente alla richiesta per eventuali mutui contratti per l'acquisto o la costruzione del fabbricato. L'ammontare risultante rileva per i due terzi dell'importo eventualmente superiore alla soglia di 52.500 €, incrementata di 2.500 € per ogni figlio convivente successivo al secondo.

Il patrimonio mobiliare è costituito da depositi e conti correnti (soldo contabile attivo al lordo degli interessi), titoli di Stato, azioni o quote di OICR, partecipazioni azionarie in società italiane o estere quotate o non quotate in mercati regolamentati, intestati a persone fisiche parte del nucleo familiare, da cui si detrae una franchigia di 6.000 €, incrementata di 2.000 € per ogni componente del nucleo successivo al primo (max 10.000 €).