Patrimonio immobiliare italiano al 31 dicembre 2012 - Le nuove Statistiche catastali
Dal 29 ottobre 2013, l’Agenzia delle Entrate ha reso disponibili sul proprio sito (Home page/Osservatorio del mercato immobiliare/Pubblicazioni/Statistiche catastali) le «nuove Statistiche catastali» che, giunte alla settima edizione, riportano la fotografia del patrimonio immobiliare italiano, così come censito nella banca dati del Catasto Edilizio Urbano, aggiornato al 31 dicembre 2012.
Si tratta di informazioni che riguardano un totale di circa 72 milioni di beni fra unità immobiliari urbane e altre tipologie immobiliari che non producono reddito e delle quali si forniscono una serie di dati quali:
- la numerosità dello stock,
- la sua consistenza fisica («vani», superfici o volumi a secondo delle categorie tipologiche) e
- la «rendita catastale» (base imponibile fiscale determinata dal Catasto).
La novità è rappresentata dal fatto che in questa edizione le Statistiche sono riferite a tutto il territorio nazionale e comprendono, per la prima volta, anche lo stock immobiliare delle province di Trento e Bolzano, che gestiscono in proprio gli archivi censuari del Catasto.
In questa pubblicazione, inoltre, si è confrontato lo stock del 2012 con quello del 2011, per coglierne le variazioni, e si è sottolineato come la variazione dello stock di unità immobiliari urbane, da un anno all’altro, possa dipendere da almeno tre fattori che riguardano:
- le nuove costruzioni;
- i frazionamenti di unità immobiliari esistenti;
- il censimento di unità immobiliari già esistenti (derivante, ad esempio, dalle attività di fotoidentificazione).
Ma vediamo nel dettaglio alcuni dati...
Quanto pesa il mattone italiano - Secondo la fotografia scattata dall’Osservatorio del mercato immobiliare le abitazioni superano il 50% delle unità registrate in catasto, mentre le pertinenze - come soffitte, cantine, box e posti auto - e i negozi raggiungono quasi il 40% (gruppo C). Seguono, a distanza, gli immobili per le attività produttive e commerciali (gruppo D) e gli immobili a destinazione particolare di interesse collettivo (gruppo E) che risultano pari a circa il 3% del totale.
La rendita del patrimonio immobiliare - In termini di rendita catastale, invece, le case, gli uffici, i negozi e le pertinenze sono pari al 65% del totale, per un valore corrispondente di circa 23 miliardi di euro, mentre gli immobili speciali destinati all’uso produttivo e commerciale raggiungono la quota del 29%, che vale oltre 10 miliardi di euro.