Regime semplificati per cassa: chiarimenti AdE sulle fatture a cavallo d'anno
Con la Faq del 13 febbraio 2025 l'Agenzia delle Entrate ha fornito chiarimenti in merito alla corretta imputazione del ricavo, ai fini dei redditi, in relazione alle fatture elettroniche emesse a cavallo d'anno dai contribuenti che si trovano in regime di contabilità semplificata con l'opzione di cui al comma 5, dell'articolo 18 del D.P.R. n. 600/1973.
La fattura a cavallo d'anno tra il 2023 e 2024 potrà essere registrata - indifferentemente - sia nell'anno 2023 che nell'anno 2024, a scelta del contribuente.
La FAQ riporta l'esempio di una fattura, elaborata in data 29 dicembre 2023 e trasmessa allo SDI in data 8 gennaio 2024.
Secondo la prassi vigente, una fattura si considera emessa quando risulta trasmessa al Sistema di Interscambio (SdI). Dunque, nel caso esposto, la fattura si considera emessa in data 8 gennaio 2024.
Per l'imputazione dei ricavi, la norma di riferimento è l'articolo 18, c. 5, del D.P.R. n. 600/1973 che stabilisce che «Previa opzione, vincolante per almeno un triennio, i contribuenti possono tenere i registri ai fini dell'imposta sul valore aggiunto senza operare annotazioni relative a incassi e pagamenti, fermo restando l'obbligo della separata annotazione delle operazioni non soggette a registrazione ai fini della suddetta imposta. In tal caso, per finalità di semplificazione si presume che la data di registrazione dei documenti coincida con quella in cui è intervenuto il relativo incasso o pagamento».
In precedenza, l'Amministrazione finanziaria con il documento di prassi Circolare n. 11/E/2017 ha chiarito - con riferimento ai ricavi percepiti - che gli stessi «si considereranno incassati al momento della registrazione delle fatture nonostante, ai fini della liquidazione dell'IVA a debito periodica, la registrazione del documento (…) produca effetto per il periodo in cui le operazioni sono state effettuate».
Nel caso d'esempio, la citata fattura non potrà che essere registrata nel registro IVA vendite a partire dall’8 gennaio 2024. Per tale motivo, configurandosi l’incasso al momento della registrazione, i relativi ricavi andranno imputati al periodo d'imposta 2024.
Tuttavia, con un altro documento di prassi Circolare n. 14/E/2019, l'Agenzia delle Entrate ha fornito semplificazioni riguardanti la registrazione delle fatture, confermando la facoltà del contribuente di registrare le fatture in base alla “Data” indicata nella sezione “Dati Generali” del file della fattura elettronica.
E dunque, anche la registrazione con data ricadente nel periodo d’imposta 2023 si configura come valida, così come l'imputazione del ricavo ai fini dei redditi.