Codice terzo settore: pubblicato il decreto in Gazzetta Ufficiale
Codice terzo settore: il D.Lgs. 117/2017
Entra in vigore il Codice del terzo settore contenuto nel decreto legislativo n. 117 del 3 luglio 2017, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 179 del 2 agosto 2017. Il decreto attua la legge 106/2016 "Delega al Governo per la riforma del terzo settore, dell'impresa sociale e per la disciplina del servizio civile universale".
Con 104 articoli suddivisi in 12 titoli, si dipana la riforma di un settore che 300 mila operatori del sociale e 1,5 milioni di volontari.
Il Codice ha l'obiettivo dichiarato di:
"sostenere l'autonoma iniziativa dei cittadini che concorrono, anche in forma associata, a perseguire il bene comune, ad elevare i livelli di cittadinanza attiva, di coesione e protezione sociale, favorendo la partecipazione, l'inclusione e il pieno sviluppo della persona, a valorizzare il potenziale di crescita e di occupazione lavorativa".
Codice terzo settore: le principali novità
Il codice istituisce il Registro Unico del Terzo settore, di competenza delle Regioni ma su una piattaforma nazionale in modo da gestire e coordinare attività finora parcellizzate. L'iscrizione darà condizione necessaria per l'accesso al Fondo progetti, al cinque per mille e agli incentivi fiscali.
Il Codice tocca i diversi aspetti sconomico-amministrativi che riguardano gli enti del terzo settore. A titolo esemplificativo:
- istituzione di un nuovo regime forfettario riservato agli enti del terzo settore non commerciali;
- introduzione di nuove regole per la redazione del bilancio d’esercizio e del bilancio sociale;
- introduzione di norme su social bonus, imposte indirette e tributi locali, deduzioni e detrazioni per erogazioni di carattere liberale;
- istituzione del credito d’imposta per le erogazioni liberali in denaro a favore degli enti del terzo settore non commerciali che abbiano presentato un progetto per il recupero degli immobili pubblici inutilizzati e dei beni mobili e immobili confiscati alla criminalità organizzata a loro assegnati.
Per la completa attuazione del Codice, occorrerà comunque attendere il decreto attuativo del Ministero del Lavoro, che avrà un anno di tempo per emanarlo.