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Legge di Stabilità 2014 e politica macroeconomica
L'attuale manovra potenzia la competitività economica attraverso la riduzione degli oneri sociali e fornisce un contributo alla crescita dimensionale delle imprese
Nel suo intervento il Ministro dell'Economia e delle Finanze, Fabrizio Saccomanni, sottolinea che la Legge di Stabilità 2014 si inserisce nel discorso precedentemente introdotto con il Documento di Economia e Finanza (DEF) che prevedeva un percorso di crescita graduale dell'1% nel 2014 e del 2% negli anni successivi.
Questa manovra va esattamente nella stessa direzione perché rafforza il potenziale di crescita dell'economia e dà nuovo stimolo alla ripresa degli investimenti e dei consumi attraverso la riduzione delle imposte. Potenzia, inoltre, la competitività dell'economia italiana attraverso la riduzione degli oneri sociali e fornisce un significativo e crescente contributo alla crescita dimensionale delle imprese.
Saccomanni ribadisce poi l'importanza dell'impostazione triennale della manovra che evidenzia una continuità nell'impegno sul fronte della riduzione del carico fiscale per imprese e cittadini, e del sostegno agli investimenti. Per quanto riguarda una parte delle copertur, riprende quanto precedentemente accenntao dal Presidente Enrico Letta, sottolineando che sono previste "...ulteriori fonti di finanziamento che non sono state quantificate in termini di bilancio ma che potranno dare un contributo importante nel triennio".
Si tratta, nello specifico
- della normativa sul rientro dei capitali,
- della revisione della contabilizzazione delle quote della Banca d'Italia possedute dagli istituti di credito,
- del rafforzamento della spending review.
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Fonte video e immagini: Governo - Presidenza del Consiglio dei Ministri (www.governo.it)