E' stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 5 giugno 2018, il DLgs n.60 del 18 maggio 2018 che attua la direttiva n.2016/2258/UE recante modifiche alla direttiva del 2011, n.16, in materia di accesso alle informazioni da parte delle autorità fiscali per lo svolgimento delle attività connesse all’ antiriciclaggio, al fine di perfezionare la cooperazione amministrativa nel settore fiscale tra i vari Stati membri.
Il nuovo decreto legislativo, n. 60/2018, entrato in vigore oggi 6 giugno 2018, apporta rilevanti modifiche all’art.3 comma 3 del DLgs n.29 del 2014. Grazie alle nuove disposizioni, finalizzate al perfezionamento dello scambio di informazioni tra le autorità fiscali dei vari Stati membri, l’Agenzia delle Entrate potrà accedere, anche per il tramite della Guardia di Finanza, ai dati e alle informazioni sulla titolarità effettiva di persone giuridiche e trust, contenuti in apposita sezione del Registro delle imprese, di cui all'art.21 del decreto legislativo 21 novembre 2007, n.231, e potrà trasferire tali informazioni alle competenti autorità estere che ne facciano richiesta. Per effettuare le indagini amministrative, gli ispettori si avvarranno dei medesimi poteri ispettivi ricevuti in base al Titolo IV del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n.600.
Gli uffici dell'Agenzia delle entrate e il Corpo della Guardia di finanza sono inoltre abilitati e legittimati ad accedere ai documenti, ai dati e alle informazioni acquisiti in assolvimento dell'obbligo di adeguata verifica della clientela ai sensi dell'art.18 del decreto legislativo 21 novembre 2007, n.231 e utilizzare tali dati per finalità di antiriciclaggio.
A tal fine, è in fase di stipulazione tra l'Agenzia delle Entrate e la Guardia di finanza un’apposita convenzione per la definizione dei termini e delle modalità di esecuzione delle ispezioni, nonchè dei livelli dei servizi che sarà pronta nei prossimi 10 giorni.
Il decreto dispone inoltre che l’accesso a tali documenti, ai dati e alle informazioni conservate è anche ammesso nello svolgimento dei controlli finalizzati alla verifica del corretto adempimento delle procedure di adeguata verifica ai fini fiscali, previste in attuazione della legge 18 giugno 2015, n.95.
Le nuove disposizioni si applicano alle richieste di accesso alle informazioni comunicate dalla Guardia di Finanza e dall'Agenzia delle Entrate a partire dal 1° gennaio 2018.